Parole molto chiare quelle del Presidente Mattarella al Consiglio d’Europa, proprio nel giorno in cui il Cremlino scatena la guerra del gas bloccando le forniture a Polonia e Bulgaria.
“Di fronte a un’Europa sconvolta dalla guerra nessun equivoco, nessuna incertezza è possibile. La Federazione Russa, con l’atroce invasione dell’Ucraina, ha scelto di collocarsi fuori dalle regole a cui aveva liberamente aderito, contribuendo ad applicarle”. Il Capo dello Stato ha ribadito la posizione assunta dall’Italia di concerto con gli altri Paesi europei.
E ha aggiunto: “La ferma e attiva solidarietà nei confronti del popolo ucraino e l’appello al Governo della Federazione Russa perché sappia fermarsi, ritirare le proprie truppe, contribuire alla ricostruzione di una terra che ha devastato, è conseguenza di queste semplici considerazioni. Alla comunità internazionale tocca un compito: ottenere il cessate il fuoco e ripartire con la costruzione di un quadro internazionale rispettoso e condiviso che conduca alla pace”
Occorre “prospettare – ha affermato Mattarella – una sede internazionale che rinnovi radici alla pace, che restituisca dignità a un quadro di sicurezza e di cooperazione, sull’esempio di quella Conferenza di Helsinki che portò, nel 1975, a un Atto finale foriero di positivi sviluppi. E di cui fu figlia la Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa”.
“La Repubblica italiana ha contribuito da protagonista alle sanzioni, le sta applicando con assoluto rigore. È pronta a eventuali altre sanzioni, senza alcuna esitazione, questa posizione è chiarissima, a chiunque”.
Intanto l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha approvato una risoluzione votata con 149 voti a favore, 1 contro e 3 astensioni con cui si chiede che gli Stati membri del Consiglio d’Europa devono mettere fine a qualsiasi rifornimento di armi alla Russia e sanzionare tutti i Paesi terzi che non rispettino questo embargo.
L’Europa prepara la risposta alla guerra del gas. Lunedì consiglio europeo straordinario sull’energia.