Grazie alle misure di sostegno legate alla pandemia e alla ripresa economica, il deficit pubblico belga è calato negli ultimi due anni, del 9% nel 2020 e del 5,5% nel 2021. Resta, però, allarmante il debito di alcune regioni ed enti pubblici che rimane insolitamente alto. Le misure economiche legate al contenimento del Covid-19 hanno comportato una contrazione del deficit pubblico nell’anno, comportando una diminuzione del 5,5% del PIL nel 2021 contro il -9,0% del 2020.
Lo ha affermato la Banca Nazionale del Belgio (BNB) e l’Istituto dei conti nazionali (ICN). Il rapporto debito/PIL è sceso al 108,2% grazie alla ripresa del PIL nominale, dal 112,8% del 2020. Il deficit pubblico è stato di 27,96 miliardi di euro l’anno scorso, contro più di 41 miliardi nel 2020. Secondo l’NBB e l’NAI, il miglioramento del saldo finanziario si spiega con la ripresa dell’attività economica e la riduzione delle misure di bilancio messe in atto dalle autorità per affrontare la crisi del Covid-19. L’economia belga è cresciuta di oltre il 6%. Le entrate sono balzate di quasi 21 miliardi di euro, mentre le spese sono aumentate di poco più di 7 miliardi. La spesa direttamente attribuibile alle misure pandemiche è scesa da 17 miliardi di euro nel 2020 a circa 11 miliardi nel 2021.
Per quanto riguarda le comunità e le regioni, bisogna notare che mentre la situazione migliora per la Comunità fiamminga e la Comunità francese, il deficit della Regione vallona aumenta, passando da 1,837 miliardi nel 2020 a 3,733 miliardi nel 2021, così come quello della Regione Bruxelles-Capitale, che passa da 1,185 miliardi nel 2020 a 1,548 miliardi nel 2021.Al 5,5%, il deficit di tutti gli enti pubblici belgi resta “insolitamente alto”, sottolineano la NBB e la NAI. E le spese strutturali continueranno ad aumentare nei prossimi anni a causa dell’invecchiamento della popolazione. Nel suo outlook economico pubblicato martedì, il FMI prevede che il Belgio avrà il più grande deficit di bilancio della zona euro entro il 2027.