mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Economia

Anche in Italia i prestiti finanziari per l’Università

Studenti italiani meritevoli, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, potranno usufruire gratuitamente di percorsi formativi altamente professionalizzanti attraverso il modello americano degli Income Share Agreements (ISA), prestiti da restituire al momento dell’inserimento nel mondo del lavoro, resi disponibili dalla piattaforma di crowdlending della start-up innovativa Talents Venture.

Fondazione Cariplo, Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, Fondazione Italiana Accenture e Fondazione Vodafone sostengono l’iniziativa con circa 1 milione di euro a supporto di circa 170 studenti. L’ISA a differenza dei tradizionali prestiti bancari, rappresenta uno strumento innovativo di sostegno economico allo studente, in quanto prevede la restituzione del capitale senza l’applicazione di interessi: essendo basato sul modello “pay for success”, permette, infatti, ai giovani talenti di accedere alle risorse rese disponibili dalle Fondazioni per intraprendere specifici corsi di formazione, condizionandone il rimborso al raggiungimento di una posizione lavorativa.   Tramite l’ISA, lo studente, una volta terminati gli studi, si impegnerà a restituire una piccola percentuale del proprio reddito (intorno al 10%) per un periodo di tempo limitato (circa 48 mesi) e, comunque fino a un importo massimo concordato.

Nel caso in cui lo studente non trovasse un’occupazione o il suo reddito risultasse inferiore a un importo minimo prestabilito, non dovrà rimborsare il capitale ricevuto. Talents Venture ha avviato la prima fase di sperimentazione per favorire entro il 2022 la formazione di circa 170 studenti, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, in particolare soggetti in condizione di comprovata difficoltà economico finanziaria. Inizialmente, saranno prevalentemente sostenuti percorsi formativi nell’ambito di Cybersecurity, Data Science e Web Development, settori in cui le aziende italiane faticano a reperire professionisti adeguati. Le imprese italiane, in un caso su tre, hanno difficoltà a individuare candidati con le competenze adatte a ricoprire determinate posizioni: nel 57% a causa del ridotto numero di laureati, nel 37% a causa dell’inadeguatezza della preparazione di diplomati e laureati. Il disallineamento tra professionisti e domanda da parte delle aziende è ancor più significativo per alcune professioni, come ad esempio quelle in ambito informatico.

Le Fondazioni hanno contribuito alla fase di avvio dell’iniziativa realizzata da Talents Venture, con l’obiettivo di offrire pari opportunità di accesso all’istruzione a studenti meritevoli. Nello specifico, Fondazione Cariplo e Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore hanno sostenuto il programma con un contributo di 500.000 euro; Fondazione Italiana Accenture con 260.000 euro e Fondazione Vodafone con 200.000 euro. “Vogliamo essere un acceleratore di giovani di talento e permettere loro di formarsi indipendentemente dalla loro condizione economica. In particolar modo supportiamo gli individui nello sviluppare le competenze di cui le aziende italiane hanno più bisogno”, Pier Giorgio Bianchi, fondatore di Talents Venture. “Gli Income Share Agreements rappresentano una radicale innovazione per gli studenti, allineando il costo dell’istruzione solo al reddito futuro che questa è in grado di generare.

Abbiamo creato la Piattaforma Talents Venture per permettere a qualsiasi soggetto di investire tramite Income Share Agreements nel capitale umano del nostro Paese”, spiega Paolo Alberico Laddomada, fondatore di Talents Venture. “Attraverso gli Income Share Agreements vogliamo offrire ai giovani occasioni concrete per investire sul proprio potenziale indipendentemente dalle condizioni di partenza. Crediamo che il primo e più importante investimento sia quello sulle persone perché possano costruire il proprio futuro e quello di tutto il Paese a partire da desiderio, competenze e talento”, ha dichiarato Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo. “Abbiamo deciso di investire nel progetto di Talents Venture perché, in coerenza con la missione della nostra fondazione, sviluppa uno strumento estremamente innovativo e con un enorme potenziale di impatto. Confidiamo nel successo di questa prima fase sperimentale, che riguarderà circa 170 studenti, affinché possa poi diffondersi a livello nazionale”, ha spiegato Cristian Chizzoli, presidente di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.

“Abbiamo deciso di sostenere il progetto di Talents Ventures in quanto gli ISA ci permettono di valutare una modalità addizionale di supporto allo sviluppo delle competenze più richieste dal mercato, e di farlo attraverso uno strumento innovativo e sostenibile. È un progetto che esprime appieno la missione di Fondazione Italiana Accenture, ossia favorire la formazione e l’inclusione lavorativa delle categorie più fragili. Insieme alle altre Fondazioni vogliamo essere promotori di un cambiamento che porti a sviluppare un modello equo e sostenibile di accesso all’istruzione e al mondo del lavoro”, spiega Simona Torre, direttore generale di Fondazione Italiana Accenture.

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