Cresce la consapevolezza degli italiani sui crimini del web. Secondo il “Rapporto Censis-DeepCyber sulla Cybersicurezza in Italia” la paura maggiore riguarda il furto d’identità (81,7%), segue la consultazione di siti (57,8%), l’utilizzo dei social network, da Facebook ad Instagram (54,6%), gli acquisti di prodotti online (53,7%) e, a finire, l’home banking.
È quanto emerge dal Rapporto Censis-DeepCyber sulla Cybersicurezza in Italia. Il 19,5% degli occupati ha sperimentato attacchi informatici con danni agli account social o al sito web della propria azienda, il 14,7% invece attacchi che hanno causato la perdita di dati e informazioni. Al 64,6% dei cittadini è capitato invece di essere bersaglio di email ingannevoli il cui intento era estorcere informazioni personali sensibili e il 44,9% ha avuto il proprio pc/laptop infettato da un virus.
L’insicurezza informatica viaggia anche tramite i pagamenti online, e il 17,2% degli italiani ha scoperto acquisti fraudolenti fatti a proprio nome. Il 24,3% degli italiani conosce precisamente cosa si intende per cybersecurity, il 58,6% per grandi linee, mentre il 17,1% non sa cosa sia. Ampia è la disponibilità dei lavoratori a partecipare ad iniziative formative in azienda o altrove sulla cybersecurity (65,9%).