mercoledì, 18 Dicembre, 2024
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La guerra frena la crescita mondiale. Biden e gli alleati più duri con Mosca

Anche Scholz accusa Putin per crimini di guerra. 20 mila mercenari schierati dai russi nel Donbass. Bombardamenti sulle città mentre si scatena l'offensiva ad est. Mariupol ancora non espugnata

La “battaglia finale” e l’eclisse della diplomazia

Più armi pesanti all’Ucraina, più sanzioni per isolare la Russia. Questa la linea di un Occidente per niente intimidito dalle tante minacce di Mosca e sempre più determinato a rendere imponente per Putin il costo economico e politico della guerra. Biden ne ha parlato con gli alleati principali della Nato e il fronte è sempre più compatto. Si guarda ormai alla battaglia nel Donbass come ad una sorta di ordalia, un giudizio di Dio da cui dovrebbe venir fuori la vittoria del Bene contro il Male.

Putin si gioca il tutto per tutto. Su un fronte di 480 chilometri ha schierato quello di cui dispone .I suoi missili cominciano a piovere sulle città e 20 mila mercenari siriani e mediorientali, in gran parte inesperti, sono schierati in prima linea. Dopo aver fallito nella conquista di Kiev, dopo aver subito ingenti perdite di militari, generali e comandanti, carri armati, navi da guerra, Putin vuole conquistare il Donbass, creare un collegamento di terra con la Crimea, prendere il controllo della prefettura di Kherson per garantire la fornitura idrica alla Crimea e cercare di occupare terrori da usare come merce di scambio nei negoziati.

L’Ucraina si prepara a resistere e stavolta con il supporto di armi sempre più numerose, pesanti e sofisticate inviate dall’Occidente. Quanto durerà la battaglia finale? Il rischio è che di finale non ci sia nulla e che i tempi del conflitto si allunghino. Più il tempo passa più il peso delle sanzioni diventa insostenibile per la Russia, come ha lasciato capire la governatrice della banca centrale Elvira Nabiullina. Nel frattempo il fronte occidentale diventa sempre più ampio. Solo una improbabile vittoria di Marie Le Pen in Francia potrebbe creare una ferita che comunque non farà indietreggiare di un millimetro né Biden né gli altri alleati della Nato con Svezia e Finlandia pronte ad entrare e perfino la Svizzera che si interroga se non convenga rifugiarsi sotto l’ombrello atlantico.

Intanto di trattative di pace non si parla più mentre l’economia mondiale comincia ad avvertire il peso della guerra con una crescita tagliata quasi di un punto. Crescerà di meno anche la Cina ma Xi sembra prigioniero della sua alleanza con Putin.

Forse ha ragione Oleg Tinkov, banchiere russo fondatore della banca digitale Tinkoff, colpito dalle sanzioni che gli hanno fatto perdere 5 miliardi di dollari. In un messaggio su Telegram ripreso dal Guardian, l’ex miliardario si sfoga senza peli sulla lingua: “Non vedo alcun beneficio da questa guerra folle! Persone innocenti e soldati muoiono. I generali, si svegliano con i postumi di una sbornia e si rendono conto di avere un esercito di m… Come può fare bene l’esercito, se ogni altra cosa nel paese è una m.., nel pantano del nepotismo e il servilismo?“. Secondo il banchiere il 90% dei russi è contro la guerra ma Tinkov lancia un messaggio sincero all’Occidente: “per favore – chiede – date a Putin una chiara uscita perché possa salvare la faccia e fermare il massacro. Per favore siate razionali e umanitari“.

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