Il famoso telescopio spaziale James Webb, fabbricato con tecnologie di ultima generazione, è stato reso operativo nello spazio un anno fa, ma alcuni ricercatori della NASA stanno già studiando un nuovo modello che potrebbe superarlo in prestazioni.
Questa settimana, a bordo della prossima missione Axiom-1 si valuteranno le basi della costruzione di un telescopio spaziale che utilizzerà uno specchio liquido. Il ricercatore di questo nuovo progetto sarà Edward Balaban del Fluidic Telescope Experiment (FLUTE) della NASA presso l’Ames Research Center, in California.
Balaban in collaborazione con altri scienziati del Goddard Space Flight Center dell’agenzia a Greenbelt, nel Maryland, studieranno se sarà possibile costruire attraverso liquidi degli specchi. Questo esperimento garantirebbe la possibilità di moltiplicare le dimensioni dei telescopi di 10 o addirittura 100 volte.
Grazie alla microgravità che c’è nello spazio esterno, si creeranno delle gocce d’acqua e altri liquidi che garantiranno una forma sferica, così da offrire protezione e l’utilizzo di questo strumento tecnologico. “In microgravità – affermano i ricercatori – i liquidi assumono forme utili per realizzare lenti e specchi, quindi se li realizziamo nello spazio potrebbero essere usati per costruire telescopi notevolmente più grandi di quanto si pensasse possibile in precedenza”. Tuttavia, prima che questo sia possibile devono essere attuati numerosi esperimenti sul nostro pianeta.