Se Stellantis, può dare agli azionisti un dividendo di 3,3 miliardi di euro, allora 200 euro possono anche andare ai lavoratori per fronteggiare i rincari dei prezzi del carburante. È la richiesta della Fiom-Cgil alla diffusione della notizia sui maxi utili registrati e festeggiati dalla società automotive Stellantis.
Record grazie ai lavoratori
“Continua il trend positivo finanziario di Stellantis, che ha portato a riconoscere agli azionisti un dividendo di 3,3 miliardi di euro”, commenta Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Federazione italiana operai metalmeccanici, “Un record frutto anche dell’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori degli stabilimenti e degli enti di staff italiani che dopo aver affrontato la crisi sanitaria, oggi fronteggiano l’aumento dei prezzi dei beni primari provando a far quadrare i bilanci familiari con salari già impattati dall’utilizzo della cassa integrazione. Inoltre, gli efficientamenti messi in campo dall’azienda stanno peggiorando le condizioni di lavoro”.
Sostenere il salario
In un momento di incertezze, sottolinea nella sua nota la Fiom-Cgil sul futuro, per la mancanza di missioni produttive in molti stabilimenti, la crisi delle forniture e l’instabilità causata dal conflitto tra Russia ed Ucraina, “è necessario sostenere il salario dei lavoratori”, chiede il coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil, “in particolare da parte del quarto gruppo mondiale automobilistico”.
Un bonus di 200 euro
“Chiediamo che l’azienda riconosca subito almeno i 200 euro defiscalizzati di bonus carburanti ai lavoratori”, fa presente la Federazione dei lavoratori, “per lenire, se pur parzialmente”, conclude Simone Marinelli, “gli effetti della crisi del settore automotive.
È necessario che anche le Istituzioni e il Governo facciano la loro parte affinché si metta in campo una politica di redistribuzione a sostegno dei lavoratori”.