“Le perplessità dell’ambasciata ucraina sulla partecipazione alla Via Crucis di pace voluta da Papa Bergoglio sono incomprensibili. È doloroso constatare che nemmeno sotto il crocifisso di Cristo in croce, portato sulle spalle da due donne, ci possa essere un rifiuto e un passo indietro dal clima di guerra, anche perché giorni fa il Papa aveva consacrato al Cuore immacolato di Maria entrambe le nazioni, la Russia e l’Ucraina, e ciò aveva suscitato speranza di pace e un possibile stop alla guerra.
Quest’anno la Via Crucis è dedicata alle famiglie, nucleo centrale della società, ma anche fulcro di dialogo, di convivenza, fonte di solidarietà e rispetto del prossimo. In sintesi, la famiglia è pace e mai come oggi il Santo Padre vuole testimoniarlo nei giorni della guerra e del sacrificio di Cristo. Il ruolo di Papa Bergoglio nella mediazione tra Russia e Ucraina va incoraggiato e può risultare fondamentale per questo va sostenuto da tutte le organizzazioni cattoliche, anche in vista di una probabile visita del Pontefice a Kiev che rappresenterebbe un avvenimento storico in grado di cambiare la percezione delle trattative e degli spiragli di pace anche in Russia. Tutte le associazioni cattoliche e gli uomini e le donne di Fede e tutti gli uomini e le donne di buona volontà devono stringersi intorno a Papa Bergoglio sia sul fronte dei soccorsi e degli aiuti umanitari che delle iniziative di pace”.
Lo dichiara il Senatore Riccardo Pedrizzi, presidente Nazionale del Comitato tecnico scientifico dell’UCID, l’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti.