Promuovere la pratica delle attività motorie e sportive per ragazze e ragazzi con disabilità nelle Istituzioni scolastiche. Favorire l’avvicinamento all’attività motoria dei bambini già dalla scuola dell’infanzia.
Diffondere i valori della cultura paralimpica, con il diretto coinvolgimento e la stretta collaborazione fra scuole, associazioni e Federazioni sportive paralimpiche. Sono questi alcuni degli obiettivi al centro del Protocollo d’intesa siglato questa mattina al Palazzo dell’Istruzione dal ministro Patrizio Bianchi e dal presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.
Il Protocollo, di durata triennale, individua programmi e interventi per l’attuazione di attività motorie, sportive e ludico-motorie con l’obiettivo di rinforzare e potenziare le competenze delle studentesse e degli studenti con disabilità, anche per recuperare la socialità e accompagnare nel superamento delle difficoltà indotte dalla crisi pandemica.
Saranno organizzate, inoltre, attività nazionali e territoriali per diffondere progetti anche in relazione alla prevenzione e al contrasto del fenomeno del bullismo, all’adozione di corretti stili di vita, all’educazione stradale, al riconoscimento dei valori del fair play, all’acquisizione di comportamenti basati sul rispetto, sul contrasto al tifo violento, al doping e al disagio giovanile, all’integrazione e inclusione attraverso lo sport.
“Educazione, inclusione, benessere. Oggi firmiamo un documento importante – afferma il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi -. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi imparano a scuola a giocare di squadra, misurandosi con le sfide delle discipline sportive. Un’azione collettiva e formativa, che trova espressione nei valori diffusi dal Comitato Paralimpico Italiano”.
“Siamo felici di questa importante intesa con il Ministero dell’Istruzione che dá un forte impulso alla promozione e alla diffusione nelle scuole dello sport quale strumento di cultura, inclusione e integrazione – spiega il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli -. Si tratta di un tassello importante per la costruzione di una diversa percezione della disabilità e dunque un contributo significativo per la crescita del nostro Paese dal punto di vista civile e sociale”.