Il primo ministro italiano Mario Draghi lunedì sarà in visita in ALGERIA per firmare un accordo per aumentare le importazioni di gas. Secondo fonti stampa locale ” Roma intensifica gli sforzi per sfruttare flussi alternativi dopo l’invasione russa dell’Ucraina”. Draghi viaggerà con una delegazione che dovrebbe includere il capo del gruppo energetico italiano Eni, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il ministro della Transizione energetica Roberto Cingolani, ha detto una fonte del governo. L’Italia, che usufruisce di circa il 40% delle sue importazioni di gas dalla Russia, si è affrettata a diversificare il proprio mix di approvvigionamento energetico mentre il conflitto in Ucraina si intensifica. All’inizio di questa settimana Cingolani ha detto che l’Italia stava parlando con sette paesi per assicurarsi più gas con alcuni colloqui “in una fase molto avanzata”.
Di Maio e Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, hanno entrambi visitato l’Algeria nelle ultime settimane per discutere del rafforzamento dei legami energetici. L’Algeria è il secondo fornitore di gas all’Italia e il gasdotto Transmed pompa gas algerino sulle coste italiane dal 1983. Ha una capacità giornaliera di oltre 110 milioni di metri cubi (mcm) ma attualmente trasporta meno di 60 milioni di metri cubi. L’aumento dei consumi interni, gli investimenti insufficienti e l’instabilità politica, inclusa la chiusura di un gasdotto verso la Spagna per una disputa con il Marocco, hanno limitato le esportazioni algerine. Ma l’anno scorso le importazioni italiane sono aumentate del 76% a 21,2 miliardi di metri cubi (bcm), il 29% dei flussi complessivi. Roma ha detto che sta cercando di assicurarsi 9 miliardi di metri cubi in più dal Paese nordafricano.
“Draghi firmerà l’accordo istituzionale tra i Paesi e poi Eni e Sonatrach completeranno gli aspetti tecnici”, afferma una fonte locale. La stessa fonte ha affermato che l’accordo includerebbe anche co-investimenti in progetti di energia rinnovabile. La società statale algerina di petrolio e gas Sonatrach ha discusso con l’Eni, controllata dallo stato, su come aumentare la fornitura di gas all’Italia a breve e medio termine. Eni, che detiene contratti gas a lungo termine con Sonatrach, ha annunciato a marzo una significativa scoperta nel deserto algerino con circa 140 milioni di barili di petrolio a regime.