0
Magnifier, euro and coins on documents.

Lotta al caro energia. Acampora (Confcommercio): necessari crediti d’imposta e taglio delle accise sui carburanti

martedì, 15 Marzo 2022
1 minuto di lettura

Bene l’impegno del Governo contro il caro bollette ma la Confcommercio chiede di più.
Il piano anti crisi “si muove nella giusta direzione in quanto punta a mitigare, per i prossimi mesi, una parte degli annunciati rincari dei prezzi per imprese e consumatori. Ma occorre fare davvero di più”, osserva Giovanni Acampora, componente della Giunta Confcommercio incaricato per la Transizione ecologica e la Sostenibilità, “per contrastare e contenere l’impatto del rialzo dei valori delle materie prime energetiche, tanto più dopo lo scoppio della guerra in Ucraina”.

Costi più alti d’Europa

La Confederazione, d’altra parte, ha già lanciato più volte un grido d’allarme in questo senso, sottolineando peraltro che le imprese Italiane pagano il costo più alto per l’energia rispetto rispetto a quello di Francia e Germania. Secondo i calcoli di Confcommercio la bolletta potrebbe essere con la guerra più salata del 160%.

Energy Recovery Fund

“Occorrono”, propone Acampora, “scelte europee tempestive e adeguate alla portata delle sfide in campo. È necessario, cioè, che l’Europa proceda speditamente in direzione di una compiuta e comune politica energetica e che si promuova un Energy Recovery Fund finanziato da un comune debito pubblico europeo. Inoltre, l’annunciato nuovo regime temporaneo in materia di aiuti di stato dovrebbe assicurare misure di sostegno realmente inclusive di ogni settore economico danneggiato dalla crisi in atto, consentendo compensazioni anche degli extra costi generati dal caro carburanti”.

Scostamento di Bilancio

Sul fronte interno, per Confcommercio è urgente adottare misure realmente incisive anche attraverso il ricorso allo scostamento di bilancio. Per Acampora servono “adeguati ristori per le imprese in linea con quanto indicato nella Comunicazione “REpowerEU”, sia per la sterilizzazione degli oneri generali di sistema”. In particolare, sottolinea l’esponente della Confederazione, “occorre introdurre un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, per un’adeguata compensazione degli extra costi che l’eccezionale innalzamento dei prezzi delle commodities ha prodotto a carico delle imprese”.

Sterilizzare incrementi Iva

“Contro i gravi effetti del caro carburanti”, prosegue il componente della Giunta Confcommercio incaricato per la Transizione ecologica e la Sostenibilità, “andrebbero, poi, rafforzati gli interventi previsti dal decreto, affiancando ad una sterilizzazione degli incrementi dell’IVA, misure più specifiche: l’introduzione di un credito d’imposta per compensare l’aumento del prezzo industriale del gasolio e l’estensione al metano per autotrazione dell’Iva ridotta al 5%”.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

Medici, contratto e riforma Ssn. I conti sugli stipendi e fondi Pnrr

Un tassello del complicato puzzle della sanità sarà posto martedì…

Patto Conad-Confcommercio. Sangalli: strategie comuni ci rendono più forti. Pugliesi: grande realtà di lavoro e sviluppo

Conad Nord Ovest, Conad Centro Nord, CIA-Commercianti Indipendenti Associati, Conad…