Nel quarto trimestre 2021, l’input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e del 6,2% rispetto al quarto trimestre 2020;
un andamento coerente a quello dell’attività economica misurata dal Pil che è aumentato dello 0,6% in termini congiunturali e del 6,2% in termini tendenziali. Lo riferisce l’Istat. Dal lato dell’offerta di lavoro, nel quarto trimestre 2021 si registrano 80 mila occupati in più (+0,4%) rispetto al trimestre precedente.
Crescono i dipendenti a termine (+80 mila, +2,7%) e, meno intensamente, gli indipendenti (+11 mila, 0,2%), mentre sono in lieve calo i dipendenti a tempo indeterminato (-11 mila, -0,1% in tre mesi).
Al leggero aumento del numero di disoccupati si associa la riduzione degli inattivi di 15-64 anni (-233 mila, -1,8%).
Rispetto a dicembre 2021, i dati mensili provvisori di gennaio 2022 segnalano una sostanziale stabilità del numero di occupati, la diminuzione dei disoccupati (-51 mila, -2,3%) e l’aumento degli inattivi di 15-64 anni (+74 mila, +0,6%). La stessa evidenza caratterizza l’andamento dei tassi: rispetto al terzo trimestre 2021, il tasso di occupazione 15-64 anni aumenta di +0,5 punti, raggiungendo il 59,1%, a fronte di una stabilità di quello di disoccupazione e una diminuzione di quello di inattività 15-64 anni. I tassi provvisori del mese di gennaio 2022 segnalano rispetto a dicembre 2021 l’invarianza del tasso di occupazione, la diminuzione di quello di disoccupazione (-0,2 punti in mese) e la crescita del tasso di inattività (+0,2 punti).