venerdì, 22 Novembre, 2024
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Biden: “Stop gas e petrolio russo. Putin non vincerà”. Xi pronto a mediare. Con l’Europa per il cessate il fuoco

Zelensky apre a concessioni su Crimea e Donbass. Putin blocca import-export di alcuni prodotti. Corridoi umanitari sotto il rischio delle bombe. Rallenta l'avanzata russa

Tempi ancora troppo lenti nella tessitura della tela diplomatica, mentre la tenaglia dell’isolamento economico si stringe intorno alla Russia. Biden spezza definitivamente ogni legame con l’energia di Mosca e sembra porre gli Stati Uniti ai margini di una possibile mediazione che rimane ora nelle mani dell’Europa e della Cina. Xi Jinping muove un primo timido passo contro una guerra che non condivide così come non condivide le sanzioni che l’Europa si appresta ad inasprire. Parla con Macron e Scholz. Invita alla moderazione e si dice disponibile a sostenere gli sforzi per il cessate il fuoco, precondizione per una trattativa a largo raggio.
Per ora la Cina non va oltre. Ma sembra meno equidistante di prima tra la Russia e le posizioni europee di condanna totale dell’aggressione all’Ucraina.

Biden durissimo con Putin

Biden inasprisce lo scontro con Putin. Taglia definitivamente ogni legame con l’energia russa: niente più gas, petrolio e carbone e neanche investimenti Usa in Russia in questo settore. Una scelta che lascia libera l’Europa di regolarsi diversamente visto che – a differenza degli Usa – non hanno l’indipendenza energetica che Biden invita a costruire. “Putin è un dittatore determinato a continuare il suo percorso omicida” dice con inusuale durezza Biden ed elogia l’eroico popolo ucraino che combatte per la libertà per la quale anche gli americani sono pronti a pagare un prezzo.

Zelensky disponibile a concessioni

Qualche spiraglio per un negoziato lo apre il presidente Zelensky che ha parlato applauditissimo, al Parlamento inglese. Si può trattare su Crimea e Donbass ma non sotto i diktat e ricatti di Putin. Con la sua abile e convincente comunicazione il presidente ucraino ha fatto crescere il consenso dell’opinione pubblica dei Paesi democratici verso la causa ucraina.

Rallentato l’assalto a Kiev

Sul campo le forze armate russe segnano il passo. La resistenza e le attività di contrasto degli ucraini ha allungato i tempi dell’ avanzata russa che avviene a prezzi molto alti. Sarebbero 10 mila i morti tra i soldati russi. Numerosi i mezzi militari distrutti. Le forze di terra subiscono attacchi mirati ed efficaci. Solo gli attacchi dal cielo riescono ad ottenere risultati. Ma il costo di vite umane tra i civili diventa molto alto.

Prime ritorsioni di Putin contro le sanzioni

Il presidente russo ha firmato un decreto per limitare l’export e l’import di determinati prodotti e materie prime con alcuni paesi fino al 31 dicembre. Entro due giorni sarà pronto l’elenco degli Stati esteri oggetto del provvedimenti.

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