La crescita rallenta. Dopo il rimbalzo di dicembre, a gennaio si registra un calo congiunturale delle vendite al dettaglio. In discesa sia i beni alimentari che i non alimentari, “a conferma che il 2022 è iniziato, purtroppo, nel segno dell’incertezza”, evidenzia la Confesercenti.
L’economia rallenta
Alcuni rischi di rallentamento, secondo la Confederazione, iniziano a prendere forma: il dato congiunturale ha il segno negativo, molto vicino all’1% per i volumi venduti. “E, visto che il periodo di riferimento è
gennaio”, osserva la Confesercenti, “il procedere della crescita dei prezzi dei beni e servizi, ancora in parte assorbiti dalle imprese, e la crisi ucraina ancora non avevano dispiegato tutto il loro impatto negativo sulle aspettative ed i comportamenti dei consumatori”.
Contenere l’inflazione
Per la Confesercenti, “bisogna contenere, con tutti gli sforzi possibili, la tensione inflazionistica: imprese e famiglie sono gravate dai costi di energia e gas schizzati in alto, mentre il caro carburanti porta ulteriori aggravi, riducendo i consumi al minimo, mentre i piccoli esercizi faticano ancora a ritornare ai livelli pre-Covid.”.
Sostegni a imprese e famiglie
Secondo i calcoli della Confesercenti, “Servono immediati sostegni all’economia: diversamente la strada della ripresa si allontanerà ulteriormente, acuendo la sofferenza dei settori”, fa presente la Confederazione, “già più duramente colpiti dalla pandemia e delle famiglie, su cui l’impatto dell’inflazione – come sottolineato dalle stime Istat sulla povertà – potrebbe essere molto grave, in particolare
per i nuclei più fragili”.