domenica, 22 Dicembre, 2024
Esteri

Dai negoziati timidi spiragli. I tank russi assediano Kiev. Il rublo affonda. Blitz di Anonymous sulle tv di Putin

Negoziati senza risultati ma solo uno spiraglio per i corridoi umanitari. L’incontro, il terzo dall’inizio della crisi militare, tenuto a Belovezhskaya Pushcha presso la Hunter’s House, si è concluso senza “miglioramenti significativi”. Al termine un solo spiraglio, un negoziatore ucraino ha sottolineato in un tweet: “qualche piccolo progresso”.

I combattimenti, Kiev assediata

Mentre si teneva il confronto tra delegazioni i carri armati russi hanno preso posizione in un’area densamente popolata appena ad ovest di Kiev. La capitale in serata era sotto assedio. Il consigliere della presidenza ucraina, Oleksiy Arestovich, ha definito “catastrofica” la situazione che si è venuta a creare alla periferia di Kiev. Per i raid e bombardamenti almeno 13 persone sono rimaste uccise in un attacco aereo russo sulla città di Makariv, nella regione di Kiev. Le forze armate russe inoltre hanno preso il controllo della torre tv di Melitopol. Ad annunciarlo, su Facebook, il sindaco della città, Ivan Fedorov. “La torre della televisione della città, così come le torri della radio”, ha detto, “sono sotto il controllo degli occupanti della città di Melitopol, le forze armate della Federazione Russa”. Sull’altra parte del fronte secondo l’account Twitter delle forze armate ucraine, i marines e i soldati del Reggimento Azov hanno “distrutto un’intera compagnia di carri armati russi, oltre a 6 veicoli corazzati da combattimento e circa 40 invasori”.

Scambio di accuse

Versioni contrapposte tra russi e ucraini sui corridoi umanitari che i russi dicono di garantire. Per Kiev i civili sono bloccati da continue azioni di rappresaglia. Fallito anche il cessate il fuoco e l’apertura dei corridoi umanitari nelle città sotto attacco e assedio. L’Ucraina si è opposta rimarcando il suo “No a sbocchi verso Bielorussia e Russia”. La scelta della Russia è stata criticata anche dall’Eliseo chiamato in causa da Mosca nel comunicato del ministero della Difesa che annuncia i corridoi da Kiev, Mariupol, Kharkiv e Sumy su richiesta del presidente francese Emmanuel Macron. L’Eliseo ha precisato “che – contrariamente a quanto affermato da Mosca – il presidente Emmanuel Macron non ha “mai chiesto l’apertura di corridoi umanitari verso la Russia”.

Le richieste di Mosca

La Russia non sta annettendo il Donetsk e il Lugansk ma chiede solo che le due repubbliche separatiste vengano riconosciute come Stati indipendenti dall’Ucraina. Lo ha dichiarato ieri il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista telefonica a Reuters. “Non siamo noi a portare via il Lugansk e il Donetsk all’Ucraina”, ha affermato Peskov, “il Donetsk e il Lugansk non vogliono essere parte dell’Ucraina ma ciò non significa che debbano per questo essere distrutti”. “Per il resto”, ha proseguito, “l’Ucraina è uno Stato indipendente che vivrà come vuole ma in condizioni di neutralità”.

Zelensky: puniremo le atrocità

In un discorso alla nazione, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky promette di “punire tutti coloro che hanno commesso atrocità in questa guerra sulla nostra terra” e di non perdonare, né dimenticare. E avverte: “Troveremo quelli che hanno sparato alle nostre città, alla nostra gente, che ha bombardato la nostra terra, che ha lanciato razzi. Non ci sarà posto tranquillo su questa terra per voi. Eccetto la tomba”.

Usa, missili di difesa agli alleati

Il presidente Usa Joe Biden ha discusso gli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina in una videoconferenza dalla Situation Room con il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro britannico Boris Johnson.
Gli Usa, riferisce la Cnn citando fonti del Pentagono, stanno considerando di fornire sistemi di difesa missilistica agli alleati Nato sullo sfondo delle crescenti preoccupazioni per le minacce russe.

Le valutazioni del Pentagono

Stando alle dichiarazioni di un alto dirigente del Pentagono, l’impegno di Mosca è quasi totale. La Russia avrebbe mobilitato circa il 95% delle sue forze all’interno dell’Ucraina ed ha lanciato 600 missili dall’inizio dell’invasione. Tuttavia, l’appoggio a Kiev da parte di Usa e Nato è altrettanto massiccio, con oltre 17 mila armi anti tank (compresi i missili Javelin) inviate in meno di una settimana tramite la frontiera con Polonia e Romania, scrive il New York Times. La situazione peggiora di ora in ora, anche se il ministero della difesa britannico riferisce in un rapporto che durante il fine settimana l’avanzata di terra delle forze russe è stata “probabilmente minima” ed è “altamente improbabile che la Russia abbia raggiunto con successo gli obiettivi pianificati fino ad oggi”.

Crimini di guerra

Ieri presso la Corte penale internazionale a L’Aja sono iniziate le udienze per valutare eventuali crimini di guerra commessi da Mosca. La Russia si è rifiutata di partecipare.

Il rublo affonda

Il rublo tocca nuovi minimi storici rispetto al dollaro e all’euro risentendo della sempre maggiore pressione esercitata dalle sanzioni occidentali che ora potrebbero anche prevedere un embargo sulle importazioni di petrolio russo anche se la germania appare restia a proseguire su questa strada. Per un dollaro  occorrono ora 140 rubli contro i circa 70 di fine anno mentre per un euro ne occorrono 152

Rifugiati cresce il numero

Dal 24 febbraio al 6 marzo, il numero di rifugiati ha raggiunto un totale di 1.708.436, riferisce l’ultimo aggiornamento pubblicato sul sito dell’Unhcr.
Di questi oltre un milione sono giunti in Polonia.  Oltre 230mila persone sono rifugiate in Moldavia dall’inizio della crisi Ucraina, scatenando una pressione importante su un Paese con due milioni e 600mila abitanti. “Su otto bambini oramai uno è un rifugiato”, è l’appello del premier Natalia Gavrilita alla Cnn: “L’Ue deve creare corridoi per consentire ai profughi di lasciare il Paese”. Circa 120mila i rifugiati ucraini che hanno deciso di rimanere, “siamo al limite della nostra capacità di accoglienza”.

Ponte per bambini orfani

Una iniziativa per portare via dall’Ucraina i bambini orfani. Ad attivarla decine di associazioni polacche che da giorni organizzano treni e pullman per cercare di far uscire i quasi 100mila bambini senza genitori, o perché sono morti o perché li hanno abbandonati. In Polonia ne sono già arrivati diverse migliaia e il governo, in collaborazione con la Caritas, ha allestito un hub nel sud del paese dove i piccoli vengono registrati e poi smistati in tutta la Polonia. “Sono stanchi, impauriti e hanno vissuto un doppio trauma, quello dell’abbandono e quello della guerra” dicono i volontari che si occupano di loro.

Strutture sanitarie abbattute

Secondo l’OMS più di 200 strutture sanitarie dell’Ucraina si sono trovate lungo le linee di conflitto o in aree di controllo modificate nel corso della prima settimana di conflitto con la Russia. Lo riferisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità  nel primo bollettino elaborato per fare il punto sulla situazione sanitaria in Ucraina.

Blitz di Anonymous

Nuovo attacco di Anonymous verso Mosca: il gruppo di hacker ha preso di mira i canali televisivi russi, trasmettendo video della guerra in Ucraina e invitando i russi a opporsi al genocidio russo in Ucraina. Dopo l’attacco di Anonymous le autorità russe starebbero valutando di disconnettere la Russia dal World Wide Web.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Le vignette di Alex

Alex Di Gregorio

Onu: oltre 6.800 vittime civili a causa della guerra in Ucraina

Emanuela Antonacci

Cgil, Cisl e Uil: alzare i salari minimi, con i fondi della lotta all’evasione fiscale

Paolo Fruncillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.