Nel 2021 gli affari nell’industria metalmeccanica ed elettrica SVIZZERA (MEM) si sono sviluppati in maniera positiva, con commesse aumentate del 26,5% su base annua, il fatturato del 10,4% e le esportazioni del 12,7%. La guerra in Ucraina porta però nuove incertezze, si legge in un comunicato dell’associazione di settore Swissmem.
L’anno scorso senza le difficoltà per quel che riguarda l’approvvigionamento, fatturato ed esportazioni avrebbero ottenuto risultati ancora migliori, prosegue Swissmem. Nel 2020 il ramo aveva dovuto fare i conti con la pandemia e si può quindi parlare di una autentica ripresa. Sia le piccole e medie imprese (PMI) che le grandi aziende hanno beneficiato del buon andamento degli affari. Le esportazioni hanno raggiunto un valore di 68,5 miliardi di franchi, con tutti i mercati più importanti che hanno conosciuto un’evoluzione positiva. Le esportazioni verso l’UE sono aumentate del +16,5%, verso gli USA dell’11,4% e verso l’Asia del +7,2%. Ora il conflitto ucraino potrebbe però rallentare la domanda di beni di investimento, sottolinea Swissmem.
Inoltre, ci potrebbe essere una fuga verso il franco e un conseguente apprezzamento rispetto all’euro. Da non sottovalutare nemmeno l’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime.
“Al momento non è possibile valutare quanto saranno drastiche le conseguenze”, ha detto il presidente dell’organizzazione Martin Hirzel.