Un manifesto della Confcommercio da esporre nelle vetrine per dire “No alla guerra, Sì alla pace”. La Confederazione vuole infatti dare un segnale di partecipazione e vicinanza alle popolazioni colpite dal
conflitto con una vetrofania da scaricare ed esporre sulle vetrine degli esercizi commerciali.
Le ragioni della libertà
“La guerra in Ucraina”, sottolinea la Confederazione, “rende chiara l’esigenza di scelte tempestive ed adeguate per riaffermare le ragioni della libertà, della democrazia e del diritto internazionale. All’Europa
serve una compiuta e comune politica estera di difesa e sicurezza, così una compiuta e comune politica energetica”.
Economie a dura prova
Sfide straordinarie che metteranno, sottolinea la Confcommercio “ancora una volta a dura prova la nostra economia, le prospettive di crescita e la tenuta delle nostre imprese già duramente colpite da due anni di
pandemia”.
Confcommercio vuole dare un segnale di partecipazione e vicinanza alle popolazioni colpite dal conflitto con una “vetrofania da scaricare ed esporre sulle vetrine degli esercizi commerciali e da utilizzare sui
social per dire convintamente “No alla guerra, Sì alla pace”.
Sangalli: l’impegno di Draghi
A sottolineare l’impegno del Governo e del Premier è il Presidente della Confcommercio Carlo Sangalli. “Ha detto benissimo il presidente Draghi: il ritorno della guerra in Europa è intollerabile e servono risposte
ferme. In primis per porre fine alle grandi sofferenze che sta subendo il popolo ucraino e poi per i rischi estremi di un allargamento del conflitto”, sottolinea Sangalli, “confidiamo nell’impegno senza tregua
del Governo per sostenere gli sforzi per far cessare la guerra e per fronteggiare l’impatto di questa drammatica crisi anche su cittadini ed imprese a causa, in particolare, di ulteriori impennate dei prezzi
dell’energia”.