Il recupero del fatturato dei servizi non è per tutti. Le difficoltà che ancora permangono per le imprese sono illustrate dalla Confesercenti che sottolinea come nel quarto trimestre 2021 c’è una buona notizia, che
però non coinvolge tutti i settori d’attività del terziario. Ci sono settori che dopo la crisi Covid sono ora in grave difficoltà per il conflitto russo-ucraino
I dati di Assoterziario
Entrando nel merito il coordinamento delle Federazioni degli operatori della distribuzione e dei servizi operanti in Confesercenti, spiega:
“Solo due comparti, infatti, sembrerebbero aver recuperato pienamente rispetto alla situazione prepandemica: il commercio all’ingrosso e di autoveicoli, e i servizi di comunicazione e informazione. Tutti gli altri, dal trasporto all’alloggio e ristorazione, passando per attività scientifiche e professionali e servizi di supporto alle imprese, segnalano ancora forti scarti rispetto al livello pre-covid”.
Ristorazione ancora sotto
In particolare, l’indice del fatturato di alloggio e ristorazione rimane ancora 14 punti percentuali sotto i livelli del 2019, mentre per i servizi turistici e alle imprese il gap è di quasi 9 punti. “I dati positivi del Pil del 2021”, afferma Nico Gronchi, Presidente Assoterziario e Vice Presidente Vicario Confesercenti Nazionale, “hanno
interessato essenzialmente produzione ed export e ci aspettavamo, adesso, una ripartenza dei servizi. Proprio nel momento del possibile rilancio, però, nuove restrizioni ed un lockdown di fatto hanno frenato
bruscamente il settore”.
Ripercussioni della guerra
“Inoltre, le preoccupazioni del comparto”, conclude Nico Gronchi, “sono state acuite, in questi giorni, dagli avvenimenti internazionali e dalla questione Ucraina, che potrebbero causare ripercussioni molto pesanti
sulle imprese”.