Il Governo italiano all’unanimità vara le misure di aiuto all’Ucraina in quattro settori: difesa, energia, rifugiati e università, nel giorno in cui si avviano le trattative tra Ucraina e Russia, in un clima teso, per ora non c’è rottura. L’Ucraina formalizza la richiesta di adesione all’Unione Europea mentre la diplomazia sembra timidamente riguadagnare qualche spazio. Di nuovo Macron si è sentito con Putin. L’Europa sempre più compatta si attrezza per far fronte ai problemi energetici. L’obiettivo dice il ministro Cingolani- è ridurre in 24 mesi la dipendenza dal gas della Russia
Nel decreto varato dal consiglio dei ministri prevista la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative di Kiev oltre a 10 MLN a carico del Fondo per le emergenze nazionali a sostegno della popolazione ucraina sul territorio nazionale, aiuti che dureranno fino al 31 dicembre 2022, data stabilita dalla dichiarazione dello stato di emergenza votata oggi. 500.000 euro, invece, per docenti, studenti e ricercatori.
Il Consiglio dei ministri ha, poi, deciso di incrementare le misure di soccorso ed assistenza anche per le persone che cercheranno rifugio nel nostro Paese, prevedendo un incremento di 13.000 posti dei centri straordinari che potranno essere attivati dai prefetti e un potenziamento di ulteriori 3.000 posti del sistema di accoglienza e integrazione (Sai), anche per chi non abbia presentato domanda di protezione internazionale.
Macron telefona a Putin in difesa dei civili ucraini
Nel frattempo la diplomazia internazionale continua a lavorare nella speranza di raggiungere quanto prima il cessate il fuoco senza ulteriori spargimenti di sangue. Macron, in una telefonata con Vladimir Putin, incassa l’impegno da parte del presidente russo a “sospendere tutti gli attacchi contro i civili e le abitazioni” e a “restare in contatto nei prossimi giorni per prevenire l’aggravamento della situazione”. Di contro Putin ha dichiarato che un accordo con l’Ucraina sarà possibile solo dopo quella che nel suo linguaggio offensivo definisce la “smilitarizzazione e de-nazificazione” di Kiev, che dovrà assumere “uno status neutrale”.
Secondo un comunicato del Cremlino, il conflitto potrà risolversi solo se si terrà conto “in modo incondizionato” dei “legittimi interessi della Russia nella sfera della sicurezza” e del “riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea“. Argomenti di cui Emamnuel Macron ha poi discusso a cena con la presidente della Ue Ursula von der Leyen, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente Mario Draghi collegato in video conferenza.
Accordo Europa e G7 su blocco banche russe
Nel pomeriggio Draghi ha partecipato anche alla videoconferenza con gli alleati e la Nato. Incontro che ha ancora una volta ha visto il delegato russo negare l’invasione della Ucraina da parte del proprio Paese e addebitare la responsabilità dell’avvio del conflitto agli ucraini che userebbero i civili come scudi umani. Nel frattempo Europa e G7 trovano l’accordo, sottoscritto anche dalla Svizzera, per bloccare la Banca centrale russa. Quasi tutti gli istituti saranno fuori dal circuito Swift rendendo impossibile per Mosca la difesa del rublo.