domenica, 17 Novembre, 2024
Agroalimentare

Guerra in Ucraina. Giansanti (Confagricoltura): piano europeo per l’agroalimentare, necessario assicurare produzioni e rifornimenti

Un piano di emergenza per il settore agroalimentare, coordinato dalla Commissione europea. È la richiesta lanciata dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, per far fronte alle conseguenze
della crisi in Ucraina per “per assicurare la continuità dei cicli produttivi e garantire i rifornimenti”.

Intervento europeo

“Lo squilibrio dei mercati agroalimentari, innescato nel 2014 dall’annessione della Crimea da parte della Federazione Russa, rese necessario un intervento di sostegno del bilancio europeo di un miliardo
di euro”, ricorda Giansanti, “La situazione e le prospettive attuali sono ben più gravi, tra aumento dei prezzi e vere e proprie carenze di produzione”.
“Vedremo in dettaglio l’elenco delle sanzioni in ambito commerciale decise ieri sera dal Consiglio Europeo”, prosegue il presidente di Confagricoltura, “a cui seguiranno le scontate reazioni di Mosca. Ma i
segnali che arrivano dai mercati già destano profonda preoccupazione”.

Il blocco dei cereali

I prezzi del gas e del petrolio continuano a salire e sono praticamente ferme le partenze di cereali dai porti dell’Ucraina. “Sono quindi a rischio le esportazioni verso i principali mercati di sbocco costituiti da Egitto, Turchia, Indonesia e Marocco”, spiega la Confagricoltura.
“Il mercato internazionale dei cereali è sotto pressione, anche a causa delle stime relative alla contrazione dei raccolti in Argentina e Brasile per la carenza di piogge”, segnala ancora la Confederazione, “E’ destinato quindi a salire il costo per l’alimentazione del bestiame che già alla fine dello scorso anno ha fatto registrare un rialzo del 30%”.

Altalena dei prezzi

I future relativi al grano sono saliti in un giorno del 6%, mentre sono in calo del 2% quelli del bestiame.
Confagricoltura ricorda, inoltre, che dall’inizio di febbraio le autorità di Mosca hanno bloccato le esportazioni di nitrato di ammonio, che è utilizzato per la produzione di fertilizzanti. Al momento, il
blocco proseguirà fino ad aprile.

“Le sanzioni varate dalla UE riguardano anche la Bielorussia”, segnala Giansanti, “che ha deciso il blocco delle importazioni di prodotti agroalimentari dagli Stati membri. Sono già crollate le esportazioni di
mele e pere dall’Unione”.

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