mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Politica

Ucraina: la diplomazia della paura non aiuta né Putin né l’Occidente

La pressione militare russa aumenta ma una trattativa è ancora possibile. Serve un negoziato globale Usa, Ue e Russia

La partita tra Putin e l’Occidente è basata sulle paure: la Russia ha paura di essere circondata dalla Nato e di avere un esempio di democrazia in Ucraina che possa contagiare anche Mosca e Minsk e far saltare le autocrazie che reggono anche le ex repubbliche sovietiche rimaste vicine alla Russia.

Europa e Stati Uniti hanno paura che Putin voglia ricostituire la sfera d’influenza sull’Europa, come ai tempi della Guerra fredda, usando il gas con i Paesi occidentali e le armi con quelli ex-sovietici Usa ed Ue temono che questo sia un tassello della politica espansionistica mondiale della Russia il cui ruolo in Medio Oriente e nell’Africa è cresciuto proprio mentre si è ridotto quello degli Stati Uniti e degli alleati.

Su queste basi un negoziato è pressoché impossibile. A meno che ciascuno non si metta nei panni dell’altro per trovare una via d’uscita onorevole per tutti.

Putin non può perdere la faccia

Putin spera che l’Occidente gli dia un buon argomento per ritirare le truppe senza perdere la faccia. Non ha fretta di attaccare, altrimenti lo avrebbe già fatto con un’aggressione improvvisa in puro stile Ungheria 1956 o Praga 1968: avrebbe colto di sorpresa l’Ucraina senza darle tempo di ottenere ingenti invii di armi dall’Occidente. Il doppio binario del Cremlino è ormai chiaro: se avrà un pretesto, un casus belli nel Donbass o ai confini con l’Ucraina attaccherà senza esitazioni ma intanto negozia con la pistola puntata contro Kiev sperando di portare a casa qualcosa da Ue e Usa.

Una nuova Yalta per affrontare la sfida cinese

L’unica via di uscita è aprire una trattativa globale trilaterale, Europa, Usa e Russia, una sorta nuova Yalta non per ricostruire egemonie e sfere di influenza ma per ridisegnare un nuovo ordine mondiale in cui la Russia non sia il nemico dell’Occidente ma un interlocutore e dove possibile anche un partner. Non è facile. Ma in questi anni l’inerzia di Europa e Stati Uniti ha giocato finora a vantaggio di Mosca e ha riacceso vecchie passioni imperiali. La crisi dell’Ucraina può essere l’occasione per riscrivere le strategie e le regole del gioco, La prima mossa spetta a noi Europa e Stati Uniti.

Togliere le paure a Putin servirà a toglierle anche a noi

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