Verso fine 2021 si è delineata una sostanziale stabilità dei tassi sui depositi e del complesso della raccolta bancaria, Per i tassi sui nuovi prestiti ancora una volta non si sono osservati andamenti univoci. Il tasso medio praticato alle società non-finanziarie si è ridotto significativamente, di 5 punti base m/m a 1,09%, mentre i tassi sulle erogazioni di mutui per l’acquisto di abitazioni sono risultati poco variati, in lieve aumento di 1 punto base m/m distribuito sia sul tasso fisso, sia sul variabile, rispettivamente saliti a 1,44% e 1,34%. È quanto emerge dal Banking Monitor di Intesa Sanpaolo.
A novembre la crescita dei prestiti alle società non-finanziarie è risultata pari a +0,4% a/a, da 0,6% e 0,7% dei due mesi precedenti, dopo una rapida frenata nel corso del 2021.
L’andamento risente della minore domanda di prestiti da parte delle imprese, in particolare di quelli con garanzia pubblica, che si riflette sulla frenata dei prestiti a medio-lungo. Si conferma la crescita robusta dei prestiti alle famiglie, pari a +3,8% a/a a novembre, trainata dal +4,8% dei prestiti per l’acquisto di abitazioni. Secondo le anticipazioni ABI, a fine 2021 si è osservato un lieve recupero del ritmo dei prestiti complessivi al settore privato, a +1,6% a/a e +2,5% per l’aggregato più ristretto dei prestiti a famiglie e imprese (1,5% e 2,0% rispettivamente a novembre).
La crescita dei depositi ha rallentato anche a novembre, a +6,2% a/a dal 7% del mese precedente. Tuttavia, secondo le anticipazioni ABI, a fine 2021 si è registrato un rimbalzo col ritorno vicino al ritmo di ottobre. La crescita resta trainata dai conti correnti, in aumento dell’8,7% a/a, anch’essi in fase di frenata. Il rallentamento dei depositi ha determinato un’analoga decelerazione della crescita della raccolta complessiva da clientela, scesa a +4,9% a/a dal 5,7% dei due mesi precedenti. Secondo le anticipazioni ABI, a dicembre la dinamica ha recuperato circa mezzo punto percentuale.
A novembre e dicembre ancora raccolta netta decisamente positiva dei fondi comuni grazie ai consistenti afflussi verso i fondi azionari, bilanciati e obbligazionari, sebbene contrapposti da deflussi dal comparto monetario. In calo i dati di novembre della nuova produzione delle assicurazioni vita rispetto allo stesso mese dello scorso anno, a causa del protrarsi della contrazione della raccolta delle polizze tradizionali.