Uscire dal Rosatellum, tornare al vecchio proporzionale ma lasciar fuori il governo da questo problema. Sembra questa la strada obbligata per le forze politiche dopo le spaccature nel centro-destra e la guerra dentro i 5 Stelle. Le coalizioni sono solo dei nomi cui non corrispondono reali alleanze. Mantenere un sistema che assegna il 37% dei seggi sulla base di aggregazioni non ha più senso. In realtà non l’ha mai avuto. Lo si è visto in questa legislatura: abbiamo cambiato tre governi con tre diverse maggioranze.
Il sistema proporzionale consente di fotografare la reale distribuzione dei consensi e non comporta alleanze forzate e ingannevoli: nelle urne promettono una cosa e poi in seguito si sfasciano seguendo strade diverse.
Nel centro-destra ciascuno per sè
Il flop nella vicenda Quirinale ha dimostrato che, tolto Berlusconi, il centro-destra diventa una lite continua. Bruciano ancora le ferite provocate soprattutto dal movimentismo inconcludente di Salvini
La missione impossibile di Salvini legare di nuovo Forza Italia e FdI
Come se nulla fosse successo il Carroccio ha lanciato il suo capo in una operazione destinata al fallimento. Inventare una federazione “repubblicana” per costruire un’alternativa alla sinistra. Ma con chi? I tradizionali alleati della Lega ne hanno già abbastanza delle manovre di Salvini.Quella che è venuta meno è la fiducia da parte di Meloni, Tajani e Toti. Forse Salvini preferirebbe il Rosatellum per provare a stringere introno a sè gli altri
Meloni rivendica la leadership
Col suo comportamento lineare e trasparente Meloni si è chiamata fuori dai giochetti che hanno portato alla sconfitta del centro-destra sul Quirinale. Forte della sua coerenza è lei che vuol provare a ricostruire l’alleanza. Un’operazione complessa. A differenza di Salvini almeno Meloni può esibire la carta della lealtà. Il proporzionale renderebbe evidente il peso reale di FdI nel centro-destra
Si smarcano i moderati orfani di Berlusconi
Forza Italia, Coraggio Italia e altre piccole formazioni non vogliono soffocare nell’abbraccio con Salvini e cercano ora, forse tardivamente, uno spazio autonomo. Il proporzionale potrebbe aiutarli a muoversi con autonomia
Letta doppiamente sereno
Il Pd è oggi nei sondaggi il primo partito. Contarsi rispetto alle altre anime della sinistra potrebbe essere utile E soprattutto potrebbe rivelarsi necessario per non mescolarsi nel maggioritario con i 5S che Conte sta portando nelle braccia di Di Battista.
Le liste bloccate, vera questione
L’unico vero ostacolo contro il superamento del Rosatellum? La paura dei capi partito di perdere il potere di compilare le liste bloccate dei candidati, il sogno di tutte le oligarchie.