Un drastico calo del numero delle pensioni ai superstiti, una riduzione significativa e generalizzata del valore degli assegni Inps per i settori pubblico e privato. Restano stabili, invece, i flussi pensionistici per le uscite anticipate dal lavoro e quelli di vecchiaia. In aumento le pensioni sociali. Sono i dati del “Monitoraggio” resi noti dall’Istituto nazionale di previdenza sociale, per l’anno 2021. Un anno segnato dalla pandemia, dalle restrizioni, dagli incentivi e dai decessi, dovuti all’emergenza sanitaria del Covid19. Il totale delle pensioni con decorrenza nel 2021 (i nuovi pensionati) sono state 815 mila 461, a fronte di 864 mila 699 liquidate con decorrenza nel 2020, con una flessione significativa del 6 per cento.
La riduzione dell’assegno
Entrando nel merito l’Inps segnala un generale riduzione dell’assegno mensile, parliamo naturalmente di una cifra media.
L’assegno “medio” versato è di 1.203 euro in calo rispetto ai 1.237 euro del 2020. Un primo dato significato del Monitoraggio è il crollo relativo alle pensioni ai superstiti (-10,61%). Si tratta di quell’importo che l’istituto versa ai cosiddetti “superstiti”, una somma riconosciuta in caso di decesso del pensionato (più nota come pensione di reversibilità) o dell’assicurato (pensione indiretta) in favore dei familiari superstiti. La cifra complessiva degli assegni era stata di 253 mila 654 con decorrenza 2020 numero poi sceso alle 226 mila 742 del 2021, in percentuale una riduzione del 10,61%.
Il valore degli importi
In merito al “peso” degli importi economici per il trattamento di vecchiaia con decorrenza 2021, il numero dei pensionati è stato di 268 mila 147, con un valore medio di 864 euro. Le pensioni anticipate rispetto all’età di vecchiaia – la ex Quota 100, assegni raggiunti per anzianità contributiva e altro – sono state 278 mila 358, oltre un terzo del totale, per una cifra media di 1.944 euro. Le pensioni ai superstiti sono state 226.742 per un assegno di 769 euro al mese mentre le erogazioni riferite a quelle di invalidità sono state 42 mila 214 per un valore medio di 793 euro al mese.
Pubblico e privato in calo
Nel 2021 si registra una generale riduzione delle pensioni liquidate nel comparto pubblico, che passano dalle 168 mila 572 del 2020 a 146 mila 343 nel 2021 (-13,2% circa) con 2.007 euro di importo medio (da 2.030 nel 2020). In questa gestione, si fa presente nel Monitoraggio, resta prevalente l’uscita con la pensione anticipata (86.256 assegni) rispetto alla vecchiaia (26.017 trattamenti).
I settori in riduzione
Nel settore privato, il numero di pensioni liquidate passa da 369.401 nel 2020 a 354.816 nel 2021, con un calo di circa il 3,9%, mentre le pensioni di vecchiaia (81.787) e anticipate (125.888) rimangono sostanzialmente stabili rispetto al 2020. Diminuiscono anche le pensioni dei lavoratori autonomi: -12% i coltivatori diretti, coloni e mezzadri; -5,8% gli artigiani; -6% i commercianti; -3,2% i parasubordinati. Nel complesso gli assegni delle gestioni degli autonomi sono passati da 256 mila 500 con un importo medio di 840 euro del 2020 a 239 mila 852 con un importo medio di 814 euro nel 2021. L’’importo medio mensile relativo al complesso delle pensioni cala del 2,7%, passando dai 1.237 euro a 1.203 euro.
Cresce l’assegno sociale
Aumentano invece gli assegni sociali, che passano da 70 mila 226 nel 2020 a 74 mila 450 nel 2021 (+6%). Per quanto riguarda il genere, il totale delle nuove pensioni “maschili” passa da 390 mila 015 a 359 mila 098 (-7,9%), con un importo medio che passa dai 1.492 euro del 2020 a 1.442 euro nel 2021 (-3,4%). Le pensioni liquidate alle donne nel 2021 ammontano a 456mila 363, con un calo del 3,8% rispetto alle 474 mila 684 liquidate nel 2020.
Pensioni e costi, i dati generali
Le pensioni vigenti al 1° gennaio 2021 e liquidate dall’Istituto nel 2020 sono 17.799.649, di cui 13.816.971 (77,6%) di natura previdenziale (vecchiaia, invalidità e superstiti) e le restanti 3.982.678 (22,4%) di natura assistenziale (invalidità civili, indennità di accompagnamento, pensioni e assegni sociali). Nel 2020 la spesa complessiva annua per le pensioni è stata pari a 212,9 miliardi di euro, di cui 190 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali e 22,9 miliardi da quelle assistenziali.