“Nella guerra alla violenza contro le donne c’è assoluto bisogno di ogni strumento, legislativo, giudiziario e anche tecnologico. La notizia di una donna di Settecamini salvata grazie al braccialetto elettronico installato addosso allo stalker, e collegato con il telefonino della vittima, fa ben sperare, perché questo sistema se ben utilizzato si dimostra assolutamente efficace. Per questo è assolutamente necessario ampliarne il più possibile l’utilizzo”. Lo afferma l’eurodeputata di Forza Italia, Luisa Regimenti, relatrice della risoluzione approvata a larga maggioranza dal Parlamento europeo sull’impatto della violenza domestica e dei diritti di custodia su donne e bambini.
“Nella vicenda di Tivoli – prosegue – hanno funzionato a dovere tanti passaggi. Un giudice ha ordinato di controllare uno stalker che aveva minacciato di morte la sua ex compagna attraverso il braccialetto elettronico, la potenziale vittima ha vinto ogni timore avendo il coraggio di farsi installare sul cellulare l’applicazione che avrebbe segnalato l’avvicinarsi dell’uomo e la prontezza di avvertire le forze dell’ordine al primo allarme, i carabinieri sono intervenuti due volte, inseguendo la stalker che cercava di far perdere le proprie tracce. Questa è la prova – conclude la Regimenti – che la guerra contro la violenza sulle donne non si combatte in solitaria. Ma se tutti svolgono il loro ruolo con attenzione e con la consapevolezza, senza mai sottovalutare alcun dettaglio, di quanto sia importante una collaborazione congiunta fra tutti gli attori in campo, anche attraverso un’interconnessione fra processi civili e penali, allora possiamo davvero vincerla”.