La cronaca del buio galoppa piu’ del virus e spesso all’orizzonte tutto sembra offuscato dall’indifferenza. I mass media fanno fatica a comprendere che non si puo’ raccontare solo cronaca di morte, di corruzione, di buio totale: forse, ma e’ una certezza, nello scorrere delle ventiquattro ore anche gesti di fratellanza, di solidarieta’, di giustizia vorrebbero prendere posto tra le pagine di un quotidiano che va ricompaginato verso l’amore alla vita. Oggi piu’ che mai necessitano “Testimoni credibilie” di una cultura di speranza, bellezza, pace, fraternita’ e armonia.
La famiglia e’ chiamata da subito, in prima battuta, a divenire focolaio di dialogo e di tenerezza facendo segni e azioni che inneggiano alla vita. Segni di carita’ pura e disinteressata dovrebbero essere il “Vangelo familiare”, dove pace e concordia non dovrebbero mai mancare. E’ necessario educare alla Vita, al rispetto, al dialogo alla condivisione e all’impegno a favore di un cammino che non lascia indietro chi non e’ gradito da una pseudo societa’ di benessere.
La vera cultura che passa dal quotidiano e arriva al cuore di ogni uomo e di ogni donna non fa altro che agire a favore di una crescita dove l’amore alla vita stessa diventa inno di gioia e ogni violenza che sboccia nel cuore di chi non sa quanto vale e che senso dare alla sua esistenza, e’ destinata a sciogliersi come brina al sole. Educare a vivere gesti di fraternita’ apre l’animo al bene comune, alla bellezza di una esistenza che brilla di suo. Amiamo la cultura della “Vita” e agiamo affiché nessuno si senta solo ed emarginato in un mondo dove tutto sembra andare verso il precipizio ma poi ci si accorge che un cuore buono sa sempre agire con amore e solo per amore.