“Ho doverosamente denunciato le plurime minacce ricevute per aver accostato alcune caratteristiche (e non altre, ovviamente) di Berlusconi ad episodi della presidenza Pertini. Tanto e’ bastato per suscitare una campagna di denigrazione, ingiuria e minaccia social palesemente incentivata da una ben nota centrale politica. E fin qui ci puo’ stare. Cio’ che e’ inaccettabile e’ l’invocazione di un ritorno delle Brigate rosse. Da questo momento presumo che si aprira’ un fascicolo di indagine su questa vicenda, ed e’ un bene che sia cosi’. Penso che si sia passato il segno”.
Così il vicepresidente del gruppo di Forza italia ha reso noto la sua decisione di procedere contro le violente minacce subite sui social.
Solidarietà a Rotondi espressa dal sottosegretario ai Rapporti col Parlamento Deborah Bergamini e dalla Presidente del gruppo di Forza Italia al Senato, Anna Maria Bernini.
In una nota l’Ufficio stampa del gruppo di Forza Italia Montecitorio scrive : “La possibilità della candidatura di Silvio Berlusconi alla Presidenza delle Repubblica ha scatenato un dibattito che, specialmente da parte di alcuni, è scaduto di livello, assumendo addirittura toni terroristici gravissimi e inaccettabili, sui quali chiediamo peraltro attenzione massima da parte della magistratura e delle autorità competenti”. “Tutto questo – prosegue la nota – danneggia la democrazia e dimostra l’inconsistenza culturale ed etica di certe tesi preconcette e ideologiche che nulla hanno a vedere con la ‘politica’. E non ci riferiamo solo alle campagne di diffamazione che alcuni conducono contro il leader di Forza Italia, ma soprattutto a quelle che sono da attribuire alle ‘truppe’ ben organizzate sui social, che con metodica regolarità cercano maldestramente di dare addosso a Forza Italia e ai suoi parlamentari”. “Tra queste, l’ultima in ordine di tempo, è l’invocazione del ‘metodo brigate rosse’ contro il nostro vice presidente Gianfranco Rotondi, al quale va la solidarietà dell’intero gruppo parlamentare azzurro. Un gioco fuorilegge che mina la democrazia, evoca drammi del passato e rende responsabili morali tutti coloro che non prendono le distanze pubblicamente da certe logiche e comportamenti”.