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Un Natale migliore pensando al prossimo

I progressi dell'Italia nel 2021.
sabato, 25 Dicembre 2021
1 minuto di lettura

Siamo abituati a piangerci addosso. Non senza ragione ma stavolta facciamo un’eccezione. Questo Natale italiano è sicuramente migliore di quello del 2020, da tutti i punti di vista. Abbiamo migliorato le nostre virtù e non abbiamo peggiorato i nostri difetti.

La pandemia non è debellata, ma ci sono vaccini utilissimi -non perfetti- che frenano la diffusione e la “cattiveria del virus.

La sanità stressata dallo shock del 2020 ha imparato molte lezioni e ora sta diventando più efficiente.

L’economia, dopo il tonfo del 9% ha avuto un rimbalzo di oltre il 6%, il più alto in Europa. Hanno ritrovato il lavoro oltre 500mila persone. C’è ancora molta sofferenza in tanti settori, è vero, a cominciare da quello strategico del turismo. Ma le condizioni generali del Paese consentono di sostenere ancora meglio aziende in difficoltà.

L’inflazione da noi è di due punti più bassa di quella della Germania e questo ci lascia relativamente tranquilli.

Di fronte all’aumento sproporzionato dei costi dell’energia il governo è intervenuto pesantemente per sostenere le famiglie più bisognose.

Più attenzione verso le ingiustizie sociali

Molti altri interventi di politica sociale hanno messo al primo posto l’attenuazione delle forti ingiustizie che la pandemia ha mostruosamente accentuato.

C’è oggi, non solo nel governo e nei partiti, ma anche nel sentire comune, una diffusa sensibilità verso i più deboli, chi non ce la fa, chi è svantaggiato, chi ha bisogno. Siamo diventati, forse, un po’ meno egoisti.

Italia più credibile e autorevole

L’Italia ha riconquistato fiducia e credibilità in Europa e presso le superpotenze. Non siamo più la Cenerentola dei 7 grandi: siamo più rispettati e ascoltati.

I nostri difetti sono rimasti tutti, ma forse li stiamo controllando un po’ meglio.

Non tornare indietro

C’è tanto da fare, ma siamo sulla buona strada per tornare ad essere un Paese di grande civiltà, saldamente ancorato alla democrazia, alla libertà e alla giustizia sociale, in grado di assicurare ai suoi cittadini un benessere senza eccessivi squilibri. Bisogna continuare così per i prossimi anni. da cosa dipende? Da noi tutti ma, soprattutto, da chi è investito di responsabilità pubbliche.

Come sarà il Natale del 2022?

Il 2022 si apre con l’elezione del successore di un grande Presidente come Sergio Mattarella, sarà la prova più importante per dimostrare che l’interesse collettivo prevale sui giochi dei partiti.

Il prossimo anno sarà anche l’ultimo di questa legislatura: non distruggiamo con una sconsiderata campagna elettorale di 12 mesi quello che abbiamo costruito.

Vorremmo tanto che il Natale del 2022 fosse ancora migliore di questo. È l’augurio migliore che possiamo farci sotto l’albero. Buon Natale.

Giuseppe Mazzei

Filosofo, Ph.D. giornalista, lobbista, docente a contratto e saggista. Dal 1979 al 2004 alla Rai, vicedirettore Tg1 e Tg2, quirinalista e responsabile dei rapporti con le Authority. Per 9 anni Direttore dei Rapporti istituzionali di Allianz. Fondatore e Presidente onorario delle associazioni "Il Chiostro - trasparenza e professionalità delle lobby" e "Public Affairs Community of Europe" (PACE). Ha insegnato alla Sapienza, Tor Vergata, Iulm e Luiss di cui ha diretto la Scuola di giornalismo. Scrivi all'autore

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