Un saluto fatto di riconoscenza, stima, e affetto. Tante le testimonianze di cordoglio ricevute dalla redazione de La Discussione per la scomparsa di Antonio Falconio, nostro ex direttore, avvenuta mercoledì sera a 83 anni. Falconio oltre ad essere giornalista ex capo redattore alla Rai, era un uomo politico e intellettuale, di particolare impegno. Parlamentare e presidente della giunta Regionale d’Abruzzo. Grande e attento conoscitore di politiche europee.
Rotondi: protagonista Dc
“Democristiano mai pentito”, ricorda l’onorevole Gianfranco Rotondi, “fu governatore del centrosinistra quando il Ppi scelse l’alleanza con i Ds. Conclusa quella esperienza, Falconio fu il primo a riconoscere il limite di una alleanza di sinistra, e recuperó la propria autonomia”. “Mi fu subito accanto nel tentativo di ricostruire la Dc”, ricorda ancora Rotondi, “senza mai chiedere nulla per se. È stato solo direttore del quotidiano ‘La Discussione’, al quale ha collaborato fino alla fine”. “L’Abruzzo deve molto alla onestà e alla caparbietà di questo eminente uomo delle istituzioni”.
Marsilio: grande abruzzese
Una nota di cordoglio anche dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio: “Con tristezza abbiamo appreso la notizia della scomparsa di Antonio Falconio, presidente della Regione Abruzzo dal 1995 al 2000. A nome mio e dell’intera giunta regionale”, scrive Marsilio, “esprimo ai suoi familiari il profondo cordoglio per la perdita di una persona che ha saputo condurre un’importante attività amministrativa tesa a fare crescere e a valorizzare la nostra regione”.
Federico: persona speciale
Il ricordo commosso da parte dei suoi concittadini di Navelli. “Commozione e cordoglio a Navelli per la dipartita dell’illustre concittadino Antonio Falconio. Giornalista professionista della Rai e politico di lungo corso che ha rivestito la carica di presidente della Regione Abruzzo dal 1995 al 2000, lascia un vuoto in tutti quelli che avevano avuto la possibilità di apprezzare le sue qualità umane e professionali”, sottolinea il sindaco di Navelli Paolo Federico, “Siamo costernati e ci stringiamo alla famiglia del nostro compaesano colpita da un grave perdita. Antonio”, ricorda con affetto Paolo Federico, “era una persona speciale, un amico e un navellese che ha portato in alto l’orgoglio di appartenere a questa terra, un uomo che ha sempre mantenuto alti i valori di democrazia e di libertà, rispettando sempre anche chi non la pensava come lui. Sono convinto”, conclude il sindaco di Navelli, “che i suoi insegnamenti, il suo impegno nel portare avanti tante battaglie politiche e le sue capacità professionali, non saranno dimenticate a partire dalla nostra comunità. A nome mio, di tutto il consiglio comunale e per la popolazione di Navelli esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia”.
Catone: un galantuomo
Testimonianza di affetto quella tributata dall’onorevole Giampiero Catone, per tanti anni collega e amico del Falconio parlamentare e giornalista.
“Un grande uomo, un politico corretto e preparato come pochi”, ricorda Catone, “un eccezionale amico sempre pronto a darti una mano ma, soprattutto, un giornalista di rango dalle analisi politico sociali inappuntabili.
Storico Direttore del nostro quotidiano, Antonio Falconio è stato la guida salda e pacata della redazione”, sottolinea Giampiero Catone, “anima unica e sempre presente per oltre un ventennio, un maestro di scrittura, garante ed esperto, che ha avviato al giornalismo tante nuove leve, molte delle quali di successo”.
“Ci mancherai Antonio. Mancherai a tutti noi e a me mancherà moltissimo la tua amicizia come consigliere benevolo con la tua capacità di dispensare suggerimenti equilibrati ed indirizzi di vita politica illuminati”. Infine Giampiero Catone da ex direttore de La Discussione, sottolinea a nome di tutti i colleghi il cordoglio della redazione. “Lasci un vuoto che nessuno dei colleghi, presenti e passati, de La Discussione potranno mai colmare. Non ritroveremo più in redazione il tuo sorriso rassicurante e la tua guida pacata.
Grazie amico mio, sono felice di aver conosciuto un galantuomo come te.
Con grande affetto”.