Oltre 3 ricoveri su 4 (76%) in Area Medica si sarebbero evitati se le persone vaccinate da più di 5 mesi avessero fatto la terza dose booster di vaccino anti Covid-19; così come si sarebbero evitati sette ricoveri in terapia intensiva su dieci (69%) tra i vaccinati da più di 5 mesi senza terza dose. Il totale dei costi di questi ricoveri evitabili ammonta a 17.065.009 euro di cui 14.592.521 per le ospedalizzazioni in Area Medica e 2.472.488 per quelle in Area Critica. Il 69% dei vaccinati oltre i 5 mesi non verrebbe proprio contagiato se fosse stato sottoposto a vaccinazione con terza dose. Questo avrebbe permesso anche una riduzione del numero totale dei contagi pari a circa 39.455 su 57.054 contagi verificatisi negli ultimi 30 giorni. Inoltre, si stimano in più di 2300 le ospedalizzazioni che si sarebbero evitate con le terze dosi.
È quanto emerso dalla 78ma puntata dell’Instant Report Covid-19 – https://altems.unicatt.it/altems-covid-19 – una iniziativa dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica di confronto sistematico dell’andamento della diffusione del Sars-COV-2 a livello nazionale. “L’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari dell’Università Cattolica (ALTEMS) ha effettuato una ulteriore stima verificando il costo del SSN per le mancate vaccinazioni di terza dose nel periodo tra il 5 novembre e il 5 dicembre – afferma il professor Americo Cicchetti, direttore dell’ALTEMS -.
Dalle nostre analisi, il 76% (2.217) dei non vaccinati con terza dose ospedalizzati non sarebbe ricoverato in Area Medica se fosse stato sottoposto a vaccinazione, con un costo evitato pari a 14.592.521 euro, mentre tra i ricoverati in terapia intensiva non vaccinati, 130 persone (69%) avrebbero evitato il ricovero in Area Critica con un costo evitato pari a 2.472.488 euro, nei soli 30 giorni considerati”. “La vaccinazione – continua Cicchetti – si dimostra una strategia vincente non solo sotto il profilo della salute pubblica, ma anche sotto il profilo dei costi da sostenere per combattere la pandemia stessa. Infatti, il rapporto costo-efficacia risulta accettabile sia in un momento come quello del mese scorso dove il numero giornaliero dei vaccinati era relativamente basso, SIA negli ultimi giorni in cui abbiamo nuovamente superato le 500.000 dosi/die”.