giovedì, 14 Novembre, 2024
Hi-Tech

Non chiamatele criptovalute. La moneta è già digitale 

Orientarsi nella giungla delle oltre 11 mila cosiddette criptovalute che attualmente sembrano popolare internet è, a dir poco, complesso e il rischio è quello di non riuscire a distinguerne il significato.

Ecco perché abbiamo chiesto a Simone Mazzuca, CEO di Wallex Bank, la banca digitale di cui è anche fondatore e che punta a dare una risposta a un evidente vuoto normativo, di guidarci in questo scenario virtuale e di indicarci i rischi e le opportunità.

NON CHIAMATELE CRIPTOVALUTE

La definizione criptovaluta non piace nemmeno a Mazzuca si tratta, più correttamente di tecnologia digitale collegata a denaro. Si tratta, piuttosto, di moneta digitale. La moneta digitale è già una realtà cui ci stiamo abituando a fare continuo ricorso.

Effettuiamo operazioni di pagamento senza il bisogno di tirare fuori dal portafogli la nostra carta di credito elettronica. La carta di credito elettronica si è già trasformata in carta digitale, la abbiamo memorizzata sul nostro smartphone e con quel sistema digitale effettuiamo qualunque pagamento.

Piuttosto, secondo Mazzuca è urgente operare una distinzione di questi strumenti digitali. Stablecoin che possiamo definire con l’espressione “moneta digitale” oppure di asset digitale nel caso in cui il collegamento sia con asset immateriale (per esempio, un brevetto, oppure, opere tutelate dal diritto d’autore). Differente è, invece, il significato di Altacoin che delinea l’appartenenza a un sistema peer to peer, senza che vi sia un collegamento a denaro o ad altro asset.

VALUTE DIGITALI ADDIZIONALI

Mazzuca è presidente di Wallex bank, istituto che svolge attività di financial service provider. La logica adottata da Mazzuca muove dalla considerazione che le valute digitali sono addizionali rispetto a quelle ufficiali, come l’euro e il dollaro. In questo modo siamo in grado di emettere esclusivamente stablecoin auditati, quindi a rischio zero. In pratica il cliente può digitalizzare la propria ricchezza e garantirsi la conservazione e la gestione del patrimonio, nessuna volatilità e nessuna intenzione speculativa. EURST, questo il nome del digital coin creato da Mazzuca, ha l’ambizione di essere un modello virtuoso per l’economia europea. L’utente ha la possibilità di proteggere la propria ricchezza senza rischiare la perdita di valore rispetto all’Euro e senza la necessità di aprire un conto bancario in Europa. In più, il cliente può depositare fondi negli scambi di criptovaluta per fare trading.

AL PRIMO POSTO LA COMPLIANCE

Proprio per scongiurare i rischi di volatilità che invece è tipica delle 11 mila differenti tipologie di bitcoin che sono presenti in rete, Mazzuca ha lanciato il programma Stop-Lost che consente al cliente di fissare una soglia di valore minima al cui raggiungimento il cliente si “chiama fuori” contenendo così il rischio di perdita.

Il valore digitale emesso da Wallex Bank è riconosciuto come strumento finanziario a tutti gli effetti. Si tratta di un sistema compliant alla normativa MiFid, ovvero alla disciplina comunitaria dei mercati degli strumenti finanziari che punta a creare un mercato finanziario europeo più trasparente competitivo e integrato possibile.

La compliance è garantita all’utente anche sul piano fiscale, a differenza di quelle 11 mila tipologie di bitcoin che popolano la rete internet e sulla cui compliance continuano ad alimentarsi forti dubbi. All’utente in questo caso viene documentato il plusvalore che dovrà portare a tassazione, in completa trasparenza.

Mazzuca definisce la moneta digitale da lui creata come il bridge tra la finanza tradizionale e l’innovazione digitale e ne auspica l’istituzionalizzazione. Prova ne sia la relazione che si genera tra la sua banca digitale e i clienti, un rapporto di fiducia, lo stesso che tradizionalmente regola i rapporti tra banca e cliente. Il rapporto bancario è documentato e custodito in un Wallex Custody che non è affatto agganciato alla precarietà di un link o di una chiave crittografica, perciò non è contemplato il rischio che il cliente possa smarrire le chiavi di accesso al conto bancario.

LA MONETA È GIÀ DIGITALE

Un sistema quello disegnato dal CEO di Wallex Bank che sembra essere perfettamente allineato anche a quanto dispone la Legislazione Antiriciclaggio, dato che i clienti sono assoggettati all’adeguata verifica come pure le operazioni da questi effettuate.

Insomma, la moneta è già digitale. A dispetto di quanti sembrano ancora intenti a tracciare le possibili linee di sviluppo della moneta elettronica e non si accorgono dei rischi connessi alla moneta virtuale.

*Giuseppe Miceli, curatore editoriale e Autore de Atlante dell’Antiriciclaggio, Maggioli editore

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