mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Salute

Tumore al seno, riconoscimento “Umberto Veronesi” a 12 medici

Sono 12 i clinici che la quinta edizione del “Riconoscimento Umberto Veronesi al Laudato Medico”, nomina per l’anno 2021. L’appuntamento promosso da Europa Donna Italia richiama a Milano gli specialisti che operano nelle Breast Unit italiane e che migliaia di pazienti hanno segnalato nel mese di ottobre, tra i più disponibili al dialogo e all’accompagnamento nel proprio percorso di cura. Le segnalazioni quest’anno hanno raggiunto il numero di 4.929, ancora una volta maggiore rispetto agli anni precedenti.

Dal 2017 a oggi, infatti, le pazienti che hanno fornito le proprie segnalazioni sono 17.212, segno di quanto sia apprezzata una parola, un’attenzione dedicata, un incoraggiamento da parte del medico, quando una paziente si trova ad affrontare il percorso, a volte molto difficile, di questa patologia. Il senso del Riconoscimento U.V. al Laudato Medico delle centinaia di Centri dedicati alla diagnosi e cura del seno è quello di voler mettere in luce ogni anno direttamente dalla voce delle pazienti, che ne hanno sperimentato le capacità di ascolto, quei medici che considerano l’umanizzazione della medicina un aspetto determinante della propria missione quotidiana. Le categorie premiate sono quattro e tutte fanno parte dell’approccio multidisciplinare del modello Breast Unit per la cura del carcinoma mammario: chirurghi, oncologi, radiologi e radioterapisti. “Consegnare questo premio significa riconoscere l’importanza della relazione medico-paziente e offrire alle donne la possibilità di sottolinearne il loro bisogno di attenzione oltre le cure farmacologiche e la chirurgia – si legge in una nota -. Oggi, in Italia, sono 55mila le malate di cancro della mammella: per questo il lavoro intenso dei clinici nelle Breast Unit è sempre più fondamentale per garantire un’assistenza capillare dalla diagnosi fino al follow-up.

Tutti gli specialisti sono stati valutati per disponibilità, capacità di ascolto, chiarezza nelle comunicazioni, empatia e sostegno, aspetti fondamentali con un forte impatto sul percorso di cura. Il periodo difficile che stiamo attraversando ha richiesto ai professionisti un impegno ancora più grande, che si è voluto valorizzare. Per questo, la quinta edizione del Riconoscimento vedrà premiati i primi tre che per ogni categoria hanno ottenuto il maggior numero di voti da parte delle pazienti”. I medici che hanno ottenuto il Riconoscimento U.V. quest’anno sono: i chirurghi Sabatino D’Archi, Gemelli di Roma; Maria Giovanna Fava, Ospedali Riuniti Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria e Maurizio Ristagno, P.O. Vittorio Emanuele ASP Caltanissetta di Gela; gli oncologi Nicola Marzano, Ospedale San Paolo di Bari; Angela Prestifilippo, Istituto Oncologico del Mediterraneo di Viagrande e Mimma Raffaele, S. Filippo Neri e Santo Spirito di Roma; i radiologi Mariangela Capodieci, Ospedale Antonio Perrino di Brindisi; Maurilia Lasciarrea, Ospedale San Paolo di Bari e Salvatore Minelli, Ospedale Cardarelli di Napoli; i radioterapisti Said Al Sayyad, Ospedali Riuniti Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria; Giorgia Cocco, Ospedali Riuniti di Foggia e Antonio Nardella, Casa di cura Città di Lecce. Le segnalazioni ricevute quest’anno riguardano per la maggior parte pazienti e professionisti provenienti dal Centro e Sud Italia, ciò dimostra che le pazienti, proprio in questo periodo, hanno deciso di sottolineare quanto sia opportuno curarsi nel proprio territorio dove sono presenti Breast Unit che seguono i protocolli nazionali di cura delle “linee di indirizzo sulle modalità organizzative ed assistenziali della rete di Centri di Senologia” (documento ministeriale deliberato il 18 dicembre 2014) per limitare il trasferimento sanitario e per valorizzare il lavoro dei medici che vi operano.

“Il Riconoscimento è ispirato dal Prof. Umberto Veronesi, promotore di un approccio alla medicina che include, oltre le cure terapeutiche anche, una grande dose di vicinanza e ascolto della paziente – spiega Rosanna D’Antona, Presidente Europa Donna Italia. – Ascolto e vicinanza, di cui ancora e sempre di più si sente il bisogno, per una maggiore adesione alle cure e una migliore qualità di vita”. La cerimonia si è svolta al Teatro Parenti di Milano alla presenza dell’Advisory Board (Rosanna D’Antona, Presidente Europa Donna Italia; Paolo Veronesi, Direttore della senologia chirurgica allo IEO; Alberto Costa, Segretario generale della ESO; Gabriella Pravettoni, Direttrice della Divisione di Psiconcologia allo IEO) e dei medici segnalati dalle proprie pazienti. Ha ottenuto il patrocinio della Camera dei Deputati, Regione Lombardia, Comune di Milano, European School of Oncology, Fondazione Umberto Veronesi. Inoltre, quest’anno il progetto si è svolto in collaborazione con Fondazione ONDA – Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna.

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