“Bene il Governo che, nella legge di Bilancio, ha previsto le risorse necessarie per il recupero delle liste di attesa. Ci preoccupa, tuttavia, l’allarme lanciato dalle Regioni e dalle Province Autonome, in particolare quelle che hanno problemi di equilibrio finanziario ormai da decenni. Fatta salva l’esigenza di tenere sotto controllo la spesa, infatti, è prioritario che su questi temi lo stanziamento per fare fronte all’emergenza risulti realmente aggiuntivo rispetto al FSN e immediatamente disponibile”. Lo afferma Barbara Cittadini, presidente dell’Associazione italiana ospedalità privata, che aggiunge: “I fondi destinati a risolvere i problemi creati dalla pandemia, tra i quali quelli per lo smaltimento delle liste di attesa, che si sono allungate a causa del Covid-19, devono essere svincolati dagli equilibri di bilancio delle singole Regioni, in questo modo – continua – ciascuna di esse potrà beneficiarne concretamente, senza differenze su tutto il territorio nazionale”. Cittadini precisa: “Condividiamo e comprendiamo, quindi, la preoccupazione delle Regioni e riteniamo che vadano ascoltate ma, soprattutto, che si trovi il modo affinché le persone abbiano l’opportunità di trovare un’adeguata risposta alla loro domanda di salute, come diritto costituzionalmente garantito. Esiste la possibilità che i sistemi sanitari regionali vadano in disavanzo e questo, fanno notare i Governatori, non per una cattiva gestione finanziaria delle sanità regionali ma per un oggettivo aumento multi fattoriale dei costi, che, per altro, investe tanto la componente di diritto pubblico quanto quella di diritto privato del SSN”. Prosegue la presidente di Aiop: “La sicurezza finanziaria deve arrivare dal vincolo di destinazione delle risorse aggiuntive, dal rispetto della specificità dei fondi e dall’ammontare predeterminato della spesa. Occorre, infatti, vigilare sul rispetto di questi vincoli e porre i giusti limiti sui vari capitoli dei bilanci delle Regioni che hanno precari equilibri a causa di deficit strutturali accumulati nel tempo, ma bisogna anche agevolarle nella spesa per la risoluzione di problematiche urgenti come l’accumulo emergenziale delle liste d’attesa”. “Non consentendo la spesa in deficit per questi specifici obiettivi – sottolinea – se è vero che oggi abbiamo compreso che la spesa in sanità può essere considerato un investimento, il rischio potrebbe essere quello di generare ulteriori disagi, aumentando ad esempio la mobilità sanitaria verso le Regioni senza disavanzi, creando disequilibri di bilancio maggiori nel medio periodo di quelli che nel breve si tenta di arginare”. “L’ Aiop – conclude – rinnova la completa disponibilità delle strutture associate a collaborare in modo efficace e costruttivo per assicurare a tutti gli italiani, senza distinzioni regionali, cure efficaci, efficienti e tempestive”.