In uno scenario socio politico culturale nel quale le urla che richiamano la regola “chi grida di più ha ragione” si sprecano e scivolano a macchia d’olio in un Paese che stenta a ripartire, ci invitano a una riflessione che squarcia il buio dell’odio e dell’indifferenza e porta ogni uomo di “fede” (in ciò che porta nel cuore) a rendere visibile il pensiero che sa di fraternità e di bellezza. Prendendo in prestito le parole di Don Tonino Bello, oggi è urgente divenire “Cirenei della Speranza” (don Tonino Avrebbe detto. Cirenei della Gioia) per soccorrere chi non chiede il reddito di cittadinanza bensì (usato anche da malviventi e gente che vive oltre le Alpi) rispetto di una dignità che merita di essere tutelata, salvaguardata e custodita . Rispetto di pensiero, di cultura, rispetto di ciò che è diverso e crea solo armonia di bellezza, rispetto di un’azione culturale che colora le ventiquattrore di chi desidera dare il suo contributo in questo mosaico di luce che si chiama “quotidianità”. Invece? lo scenario che si snoda dinnanzi a noi è sempre più triste che mai: Si invoca amore e si uccide fra le mura di casa, si invoca una politica di servizio e non sempre i giovani bravi e meritevoli trovano spazio e diritto di parola tranne se non fanno parte della casta dei “potenti “(ma di cosa?).
La paura di un covid assassino sembra non dare tregua e i vari Tg passano da una pessima notizia a un palcoscenico dove la diatriba tra avversari (non amo chiamarli politici, poiché la politica è altro come ci insegnano i padre della Costituzione o figure profetiche come Giorgio La Pira, Alcide De Gasperi, e tanti come loro) diventa volgare , umiliante, priva di rispetto e di educazione. Si urla e si sgrida. E i giovani? stanno a guardare e invocano “Cirenei di Speranza”, gente che aiuti a portare non una croce ma un fardello di amarezza e solitudine, un peso che spesso si fa pesante e che logora l’anima. Cercasi “Cirenei della Speranza” gente solare e propositiva, semplice e umile, che sappia ancora piangere e sorridere dando voce a ciò che il cuore custodisce e che riscopra la bellezza di una regola d’oro “Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te”. Forse stiamo cercando TE.