Montagna e piccoli borghi, serve un nuovo modello di sviluppo, contro lo spopolamento.
È il piano “Green Communities” sostenuto da Confartigianato che punta ad una rigenerazione delle aree
interne con una nuova “Strategia per la Montagna, la Strategia nazionale Aree Interne e il Piano Nazionale Borghi”.
Produzione e servizi
L’idea della Confartigianato è quella di puntare sui fondi del Piano nazionale di Ripresa per ridare vita a un circuito di attività artigianali. “Occorre definire un modello di sviluppo”, propone il presidente di
Confartigianato Marco Granelli, “davvero generatore di ricadute durature e di benessere diffuso per popolazione e territori, per non disperdere le possibilità offerte dai tanti interventi previsti nel Pnrr. È oggi
evidente che le imprese artigiane non sono soltanto parte del sistema produttivo, ma sono un fattore decisivo di coesione e di sviluppo per i territori montani e le aree interne”.
Le Green Communities
“Per un autentico sviluppo dei territori montani e delle aree interne: la sfida del PNRR dal Piano Borghi alle Green Communities”, prosegue Granelli, “Se si vuole davvero combattere lo spopolamento riportando
attività economiche nei piccoli centri di montagna, senza farli diventare parchi a tema per turisti, occorre riconoscere il ruolo anche sociale svolto da queste imprese”.
Luoghi di vita “Questo è il presupposto per creare le condizioni per far vivere e prosperare le attività artigiane”, sottolinea il presidente di Confartigianato, “lo sviluppo turistico deve tenere conto, prima di
tutto, della qualità della vita dei residenti, perché dove si sfrutta fino all’osso la potenzialità turistica di un borgo, questo muore. Per questo è per noi imprescindibile che i progetti del Piano Borghi nel Pnrr debbano essere pensati anche in connessione ai servizi pubblici e alle infrastrutture. I piccoli centri vanno considerati prima di tutto “luoghi di vita” e in quanto tali valorizzati”.