venerdì, 27 Dicembre, 2024
Economia

Approvato il Documento programmatico di Bilancio. Manovra da 23 miliardi. Meno tasse. Verso quota 102

Tutto secondo il percorso tracciato dal premier Mario Draghi. Sul Documento programmatico di bilancio (Dpb), – che disegna il perimetro di una Manovra economica di 23-25 miliardi, l’1,2% del Pil -, il via libera arriva al termine della della Cabina di regia del Governo. Vertice presieduto dal premier Draghi con il ministro dell’Economia Daniele Franco e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Garofoli, con loro i capi delegazione di M5s, Pd, Lega, Fi, Iv, Leu. Nel pomeriggio il Consiglio dei ministri che ratifica le indicazioni della Cabina.

Bilancio da 23 miliardi

Il Cdm ha dato semaforo verde al Documento programmatico di bilancio, mentre nel merito della Manovra di Bilancio si entrerà nel vivo nei prossimi giorni. C’è un ruolino di marcia che prevede la costante presenza del premier Draghi che, tuttavia, per i prossimi giorni sarà impegnato fuori Italia per partecipare al Consiglio europeo. Draghi, è cauto, prima del varo della legge di Bilancio vuole incontrare le parti sociali e avere dalle forze politiche indicazioni univoche.

Bollette, Previdenza e RdC

Numerose le decisioni ratificate dal Cdm. Contro il caro bollette ci sarà un fondo da un miliardo, mentre i miliardi saranno 8 per ridurre le tasse sul lavoro, (un range che salirà a 9 se non a 10 miliardi). Sulla previdenza sul tappeto due ipotesi: Quota 102 nel 2022 e Quota 104 nel 2023. Mentre è stata accantonata per ora “Quota Donna”. Ecobonus edilizi al 50 e 65% prorogati per altri tre anni, ma non ci sarà il bonus facciate. Una novità: l’Iva sugli assorbenti scende dal 22 al 10%. Sul taglio delle bollette energetiche, invece, è previsto un fondo da 1 miliardo di euro, per ridurre l’impatto degli aumenti sulle famiglie. Novità per il RdC, rifinanziato con ulteriori 200 milioni anche per l’anno 2022. Ma dal 1 gennaio scatteranno diverse restrizioni.

Pensioni, le nuove ipotesi

Le priorità sono note, c’è la riforma delle pensioni, quella del lavoro con ammortizzatori sociali e riduzione delle tasse sul lavoro. Il ministro dell’Economia Daniele Franco ha rilanciato l’ipotesi di Quota 102 (scatterebbe per le pensioni nel 2022, per poi passare a quota 104 nel 2023). La platea dei lavoratori che potrebbe andare in pensione con Quota 102 dovrà avere un’età minima di 64 anni e complessivamente, secondo stime sindacali, dovrebbe interessare circa 50mila lavoratori l’anno. È una ipotesi che però non piace alla Lega e non convince il centrosinistra.

La proposta Giorgetti

Applicare “Quota 102” soltanto agli statali. E’ l’idea del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti quella di distinguere, ai fini dell’anticipo della pensione, gli statali dagli altri lavoratori privati e applicare soltanto ai primi la “quota 102” per la fase di transizione dopo la fine di quota 100.

Taglio alle tasse

Un range tra gli otto e 10 miliardi saranno stanziati nella legge di Bilancio con diversi obiettivi. Tra misure c’è la riduzione il cuneo fiscale, per favorire l’occupazione che potrebbe avere una dotazione, se si troverà l’accordo tra i partiti, di 6-8 miliardi. Il Centrodestra prevede un taglio dell’Irpef, – con una parte dei miliardi del cuneo fiscale – senza però arrivare a cancellare l’Irap.

RdC stretta anti furbetti

Il Reddito di cittadinanza sarà riformulato con nuovi meccanismi. Scatteranno controlli preventivi, e sarà messa a disposizione dell’Inps banche dati a cui ora non può accedere, e di un taglio dell’assegno in caso di rifiuto della seconda offerta di lavoro congrua. Il tutto per assegnare anche per il prossimo anno una media di 570 euro al mese agli attuali 1,4 milioni di nuclei beneficiari.

Draghi: tempi stretti

Il premier Draghi sui tempi di approvazione è rassicurante. Cita i ritardi ma nel contempo confida in una rapida approvazione. In base al calendario europeo, il Dpb (che contiene l’ossatura della manovra) andrebbe notificato a Bruxelles entro il 15 ottobre; la Manovra, invece, è attesa alle Camere il 20 ottobre, con l’articolato completo per l’avvio della sessione di bilancio.
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