Stiamo valutando la riforma Cartabia del processo civile tenendo presente la promessa di ridurre i tempi del 40% (a fronte di 9 anni di durata media) e confrontandola con il modello del processo all’americana.
Abbiamo trovato punti in comune con l’utilizzo di mediazione e tecniche di discovery (scoprire le carte probatorie) prima del processo.
La riforma italiana non è arrivata a introdurre e regolare la Discovery ma ha cambiato radicalmente la tempistica dello scambio degli atti di citazione e comparsa di risposta e ne ha ampliato il contenuto obbligatorio, determinando un effetto pratico molto simile, ma già all’interno del processo.
Offrire da subito al Giudice un quadro completo
Fino ad oggi l’atto di citazione doveva contenere la descrizione dell’oggetto della causa (cosa voglio ottenere dal giudice) i mezzi di prova richiesti e i documenti da depositare e doveva essere notificato al convenuto almeno 90 giorni prima della prima udienza. Il convenuto doveva replicare 20 giorni prima della prima udienza. Poi iniziava la litania delle udienze in cui il giudice valutava le richieste e spesso rinviava di mesi all’udienza successiva.
La riforma Cartabia prevede ora uno scambio serrato di atti fra attore e convenuto prima della prima udienza con l’indicazione di fatti e prove e anche difese ed eccezioni e perfino richieste di eventuali chiamate in giudizio di terzi, in modo che il Giudice abbia un quadro completo dello scambio di richieste e confutazioni delle parti, ma soprattutto di prove, testimoni e documenti che le parti hanno a disposizione secondo questo schema:
- Citazione
- Comparsa di risposta
- Eventuale modifica di atto di citazione + chiamate di terzi
- Eventuale modifica Comparsa di Risposte
- Scambio di eventuali memorie integrative e indicazione di prove contrarie
La prima udienza? Almeno 6 mesi…
Un quadro che si forma all’inizio e non nel corso di successive udienze, dilazionate di mesi, e che le parti e il giudice si troveranno di fronte già alla prima udienza, consentendo -si spera- al giudice di fare un vero e informato tentativo di conciliazione ma soprattutto consentendo alle parti (all’attore prima di tutti) di capire se ha carte davvero vincenti o se non è meglio fare un accordo prima della sentenza.
Se funziona, l’Italia ottiene la sua Discovery adattata .
Ovviamente i tempi tra la notifica (sempre telematica se possibile) della Citazione e la prima udienza non potranno essere più i 90 giorni di oggi. Ho fatto un grossolano calcolo e penso che dovranno passare almeno 6 mesi prima della prima udienza. Se aggiungiamo una media di 2 mesi per la procedura di mediazione obbligatoria preventiva, ci troviamo già ad almeno 8 mesi prima della prima udienza. Pare ovvio che tutto il sistema si basi anche sulla necessità che il giudice (monocratico) arrivi alla prima udienza avendo già letto i 4-6 documenti scambiati fra le parti. Fatto oggi non tanto ovvio per chi frequenta i tribunali, dove alcuni giudici leggono citazione e comparsa di risposta non prima che si sia arrivati almeno alla terza udienza di rinvii preliminari.
Fino a 2 anni per il primo grado
La prima udienza diventa cruciale: oltre al tentativo di conciliazione con comparizione personale obbligatoria delle parti, il Giudice deve decidere sulle richieste delle parti fatte negli atti precedenti e procedere ad eventuali chiamate di terzi. Poi deve fissare l’udienza per le prove che si deve tenere entro 90 giorni. A questa si aggiungerà o un’udienza di discussione orale a cui dovrà seguire sentenza entro 30 giorni o fissa l’udienza di rimessione in decisione della causa con termine complessivo per le parti per le comparse conclusionali e repliche di 105 giorni. La decisione dovrà seguire nei successivi 30 giorni.
Allora rifacciamo un po’ di calcoli:
- 2 mesi per mediazione +
- 6 mesi per prima udienza +
- 3 mesi per udienza prove testimoniali +
- 3 mesi per udienza conclusionale +
- 1 mese per decisione
Totale: 15 mesi ( 1 anno e 3 mesi) per il giudizio di primo grado.
Non dimentichiamo che agli avvocati dell’attore serviranno almeno 6 mesi per preparare l’atto di citazione così completo come la Riforma lo richiederà.
Se tutto va bene e senza contare eventuali perizie e consulenze tecniche.
Diciamo che il tutto potrebbe durare da 1,5 a 2 anni per il primo grado. Se fosse vero, un bel risparmio e la scommessa Cartabia vinta.
Oralità del processo e sanzioni
I due più grandi difetti di questa riforma? Praticamente scompare l’oralità del processo (se mai ci fu fino ad oggi) che sarà tutto scritto e documentale e non ho trovato alcuna sanzione per il giudice che non rispetta il termine dei 30 giorni per depositare la sentenza. Oggi sappiamo che quel termine esiste già nel codice di procedura civile, ma quanti avvocati lo hanno visto rispettato?
Nell’ultima puntata esamineremo le armi segrete per il successo della Riforma. (3-Segue)
*Gian Luca Rabitti, avvocato LLM ad Harvard, esperto di tecniche di negoziazione