“Da presidente dell’Anm ho constatato che l’unica riforma che davvero terrorizza le correnti è il meccanismo del sorteggio a Palazzo de’ Marescialli. Così si potrebbe impedire la cooptazione dei candidati da parte delle segreterie delle correnti”. Lo ha detto, in un’intervista a ‘Il Giornale’, Luca Palamara, ex componente del Consiglio superiore della magistratura ed ex presidente dell’Anm. Anche oggi sono già pronti i candidati vincenti per il nuovo Csm, ma ci sarebbero i tempi per impedire che il gioco si ripetesse. Tutto il resto sono palliativi. Dal ’75 assistiamo ad un proliferare di leggi elettorali di fronte alle quali la magistratura associata è sempre in grado di trovare l’antidoto: basti pensare che alle ultime elezioni per 4 posti di pm sono stati candidati esattamente 4 candidati, uno per ogni corrente. Perché impedire a chi non fa parte delle correnti di misurarsi nella gestione dell’autogoverno? Il sorteggio lo consentirebbe”. “Direi che – sottolinea ancora Palamara – anche alla luce delle recenti vicende, nessuna esclusa, è giusto valutare se dopo 73 anni quell’assetto configurato dal costituente sia ancora attuale, soprattutto sulla composizione del Csm, sui meccanismi di elezione e sulla sezione disciplinare”.