lunedì, 18 Novembre, 2024
Salute

Tumore prostata, gli specialisti “non sempre va operato”

Il tumore alla prostata non sempre va operato perche’ oggi e’ possibile intervenire con terapie innovative e particolarmente efficaci, grande attenzione all’alimentazione e al miglioramento della qualita’ della vita dei pazienti con disturbi della minzione:
questi alcuni degli argomenti al centro dei riflettori in occasione della giornata di studi che ha visto protagonisti urologi e oncologi all’hotel Viola di Villafranca Tirrena, nel Messinese, per il convegno promosso dall’Unita’ operativa complessa di Urologia diretta da Francesco Mastroeni.
“Abbiamo analizzato le patologie che comportano l’ipertrofia prostatica – spiega Mastroeni – e che danno al paziente una qualita’ di vita non eccelsa, a causa dei fastidiosi disturbi minzionali. Oggi abbiamo la possibilita’ e siamo piu’ propensi a trattare la malattia con una metodica che migliora il recupero a livello lavorativo del paziente, diminuisce le complicanze dell’intervento stesso e consente, in generale, di avere una vita migliore. Nel caso del cancro sia la terapia, come primo trattamento, sia quella come secondo trattamento, quando la forma prostatica non va piu’ trattata chirurgicamente, nasce da un lavoro multidisciplinare di urologo e oncologo insieme che, sinergicamente, concorrono al miglioramento dello stato di salute del malato e a una condizione quanto piu’ ottimale possibile di vita”.

Il responsabile scientifico del convegno Pietro Pappa, dirigente di primo livello della stessa Unita’ operativa, si e’ soffermato sui disturbi minzionali, l’urgenza, in questi casi, di urinare, nonche’ sulla difficolta’ di gocciolamento post minzionale:
“Abbiamo approfondito le cause che portano a tali situazioni che iniziano a verificarsi negli uomini dopo i 40 anni, per avere poi una percentuale elevata sopra i 70 anni; sia dal punto di vista fisiologico che fisioterapico e illustrato tutte le tecniche utili e piu’ all’avanguardia dal punto di vista medico e chirurgico”.
I lavori sono stati aperti dal sindaco di Villafranca Tirrena Matteo De Marco: “Mi fa molto piacere accogliere nel mio comune un evento scientifico cosi’ importante, diamo un’immagine non solo turistica di Villafranca Tirrena”.

Il focus e’ stato patrocinato dall’Universita’ degli Studi di Messina, dalla Societa’ siculo calabra di urologia e dall’Ordine dei medici e odontoiatri dei Messina, rappresentato dal consigliere Salvatore Rotondo, specialista urologo alla casa di cura San Camillo: “E’ opportuno sostenere iniziative di valore, che divulgano la scienza, la realta’ e la verita’ scientifica – ha detto Rotondo – e l’Ordine e’ da sempre vicino a eventi che permettono agli esperti di confrontarsi, ma che sono utili anche per informare la popolazione.

Spazio alla nutraceutica con Carlo Magno, responsabile dell’Unita’ funzionale di Urologia della Casa di Cura ‘Cappellani Giomi’: “La terapia farmaceutica e’ di grande aiuto nel trattamento dei sintomi del basso apparato urinario, accanto a questa si sta affermando sempre piu’ l’uso di nutraceutici derivati da sostanze naturali, che vengono in parte trattati a livello industriale e poi messi sul mercato. Perche’ hanno meno effetti collaterali, rispetto i farmaci tradizionali; c’e’ una maggiore predisposizione dei pazienti ad assumerli e c’e’ anche da parte di noi specialisti, ma anche dei medici di medicina generale, un approccio sempre piu’ favorevole all’uso di tali farmaci. Il lato negativo della nutraceutica e’ che e’ del tutto a carico del paziente non e’ ancora rimborsata dal Sistema Sanitario Nazionale”.

Infine focus sul ruolo dei medici di medicina generale: solo il 25% dei pazienti incontinenti si rivolge al proprio medico, mentre per quanto riguarda la vescica iperattiva, solo il 60% degli europei e il 21% degli asiatici ne ha parlato con un medico o ha richiesto un trattamento.
Il seminario ha accolto anche la presentazione del libro ‘Giustizia e Sanita” scritto dal chirurgo Diego Celi, sull’evoluzione attuale del contenzioso medico-paziente.

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