Il decreto taglia bollette scatterà dal primo ottobre. Una riduzione immediata per arginare i previsti, imminenti rincari di luce e gas che saliranno secondo le proiezioni del 30 e 40%. Secondo le stime del
Ministero della Economica e Finanze serviranno stando alle prime valutazioni dai 2 ai 3 miliardi. Soldi che saranno in parte presi da un mix di risorse e risparmi.Si calcola che 750 milioni di euro
arriveranno dalle aste CO2 (il meccanismo per l’assegnazione delle quote, legate alla tutela della competitività dei settori manifatturieri); sul resto servirà la copertura del Ministero, che prevede un taglio in bolletta degli oneri aggiuntivi che non hanno nulla a che fare con il consumo della elettricità. Il decreto sarà pronto per la prossima settimana.
IL TAGLIO
Il Governo stando alle anticipazioni emerse punta ad una riduzione dei costi a carico delle famiglie di un terzo degli aumenti. Si tratta delle bollette di luce e gas da pagare per il prossimo trimestre. L’obiettivo
della manovra di riduzione è stato concordato tra il premier Mario Draghi, il ministro dell’Economia Daniele Franco e il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani.
L’intervento sarà messo a punto nel prossimo Consiglio dei ministri previsto per la prossima settimana con uno specifico decreto legge. “C’è da mitigare innanzitutto il trimestre, perché a fine mese il trimestre
chiude e avremo i numeri precisi, ma sappiamo che l’aumento è importante”, osserva il ministro Cingolani.
STUDIO SUGLI AUMENTI GLI AUMENTI DI ELETTRICITÀ E GAS HANNO RAGIONI DIVERSE
Nel l 2020, causa pandemia e lockdown, gli aumenti si sono registrati per i maggiori consumi sull’elettricità, mentre il gas è rimasto stabile. Una situazione che però si è capovolta nel 2021. I dati
confermano questo cambio di direzione dei consumi. Uno studio evidenzia, inoltre, che la bolletta elettrica è salita del 7,5% raggiungendo i 505,40 euro. Il gas invece ha avuto consumi sostanzialmente stabili
attorno ai 734,30 euro. Il conto finale è di 1.239,71 euro a famiglia.
I CONSUMI NELLE REGIONI
Nei consumi al primo posto per l’elettricità si posiziona la Sardegna, con un consumo medio a famiglia ari a 3.266 kWh che, sotto regime di tutela, corrisponde ad un costo totale di 584 euro, vale a dire il 15,6%
in più rispetto alla media nazionale. Al secondo posto il Veneto, dove il consumo medio rilevato è pari a 3.027 kWh e la bolletta a 542 euro.
Le regioni dove invece i consumi di elettricità sono più contenuti, e quindi le bollette più leggere, sono la Valle d’Aosta, dove nel 2020 le famiglie hanno speso, in media, 399 euro a fronte di un consumo di 2.231
kWh e la Liguria 2.404 kWh per un costo annuo di 430 euro.