Giornata politica-istituzionale dominata dal Green Pass.
Il passaporto verde sarà obbligatorio per tutti ma sulla data in cui entrerà in vigore si discuterà ancora. Approfondimento che condizionerà anche i lavori del Consiglio dei ministri previsto per oggi. I tecnici infatti stanno elaborando alcuni aspetti che dovranno essere chiariti, per ragioni anche politiche.
LA GIORNATA
Due le iniziative che di sono tenute in contemporanea. Mentre a Palazzo Chigi il premier Draghi teneva un incontro tra Governo e i sindacati, dall’Aula del Senato è arrivato il primo via libera che estende l’obbligo del Green Pass.
Il testo proroga fino al 31 dicembre 2021 lo stato di emergenza nazionale, prevede una lunga serie di obblighi.
L’accesso con il Green pass ai ristoranti al chiuso, agli spettacoli, alle competizioni sportive, ai musei e mostre, piscine e palestre, sagre e fiere, convegni e congressi, ai centri termali e culturali, nonché sale gioco e sale scommesse.
Da metà ottobre l’obbligo scatterà per i lavoratori pubblici e privati. La fiducia posta dal governo ha ottenuto 189 voti favorevoli, 32 contrari e 2 astenuti.
IL VERTICE A PALAZZO CHIGI
Se l’aula di palazzo Madama ha deciso in modo netto, l’incontro tra governo e sindacati iniziato alle 1630 si è protratto per tre ore. Presenti oltre al premier Mario Draghi, i segretari generali di Cgil Landini, di Uil Bombardieri e il segretario confederale di Cisl Colombini. Per il governo i ministri: Orlando, Speranza, Giorgetti, Brunetta.
LA LINEA DRAGHI
La linea di intransigenza illustrata alle parti sociali è prevalsa con l’annuncio di un provvedimento unico e con le relative sanzioni per chi entra al lavoro per più giorni consecutivi senza il Pass. Le sanzioni possono arrivare fino alla sospensione dello stipendio. Per i docenti il mancato rispetto delle prescrizioni vale come assenza ingiustificata: niente stipendio e, dopo 5 giorni consecutivi di assenza, sospensione del rapporto di lavoro.
TAMPONI GRATUITI
Per i sindacati è stata una vittoria almeno per la parte dei tamponi che saranno gratuiti per i lavoratori.
“Il governo ci ha informati che approverà un decreto per rendere il Green pass obbligatorio sui posti di lavoro pubblici e privati”, raccontano i segretari Bombardieri, Landini e Colombini, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi.
“Abbiamo chiesto la gratuità dei tamponi fino a fine anno”. “Il governo ci ha ringraziato del confronto, non ha dato risposte rispetto al provvedimento definitivo, ci auguriamo che tenga conto di queste riflessioni”, spiega Landini, aggiungendo che è stato chiesto al governo di valutare eventualmente anche un periodo transitorio”. “Abbiamo ribadito al governo che noi pensiamo che la strada migliore sia quella di un provvedimento legislativo per l’obbligo vaccinale”, ricorda il segretario della Cgil, “Siamo stati informati che invece la discussione non prevede almeno per ora questa scelta. Non è esclusa, ma per non prevista”.
Da decidere ancora la data dell’entrata in vigore dell’estensione del green pass per i lavoratori pubblici e privati dal governo. “Hanno parlato genericamente del mese di ottobre ma non hanno indicato date. Hanno detto che è una decisione non ancora assunta”. Nessuna conferma nemmeno per l’ok per il Consiglio dei ministri di domani, “Non ci hanno detto che sicuramente domani arriverà il decreto in Cdm, e che stanno decidendo e valutando”.
TECNICI AL LAVORO
Il provvedimento è infatti oggetto di ulteriori approfondimenti tecnici. L’obiettivo è perfezionare le norme, che devono tenere conto di diverse specificità e differenze politiche.
“Sicuramente ci sarà un’estensione dell’utilizzo del Green Pass. Sulle modalità e i tempi discuteremo nelle prossime ore”, commenta il ministro del Lavoro, Andrea Orlando.
Il leader della Lega, Matteo Salvini frena e non da ancora nulla per scontato. “Al momento non esiste un progetto definito sull’estensione del Green Pass. La posizione della Lega è chiara, siamo per la difesa della salute dei cittadini, anche sui luoghi di lavoro. Ma non si può pensare di estendere l’obbligo del Green Pass a 60 milioni di italiani”.
MELONI INCALZA SUI TAMPONI
Per la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, i tamponi devono essere gratuiti. “Se il governo impone il Green pass per i luoghi di lavoro pubblici e privati deve consentire il tampone gratuito e rapido. Ma non si possono scaricare i costi sui lavoratori o sulle imprese. Il governo si assuma le sue responsabilità”.