“Rimane da capire, ammesso che questo piano venga davvero presentato, come il Tesoro sara’ in grado di vendere i propri asset in un contesto di mercato caratterizzato da una recessione economica e da una carenza di liquidita’ da parte degli investitori, con il rischio che si debbano collocare sul mercato le quote societarie o i beni pubblici a prezzo di saldo, con l’effetto di raccogliere soltanto una piccola parte del gettito stimato”. Lo afferma in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia. “D’altronde, anche i precedenti Governi di centrosinistra si sono sempre impegnati a scrivere nei documenti di finanza pubblica l’obiettivo di raccogliere proventi da privatizzazioni pari allo 0,3% di Pil all’anno (quasi 5 miliardi di euro), mentre il gettito reale e’ poi stato quasi sempre pari a zero – aggiunge -. In sintesi, il nostro Paese rischia un enorme buco di bilancio nei conti dello Stato, per via di entrate messe sulla carta ma che non si realizzeranno mai. Se questo avvenisse, considerando che la Commissione Europea ha gia’ dichiarato di monitorare l’impegno a ridurre il debito pubblico molto da vicino, la conseguenza sarebbe quella o dell’apertura della procedura di infrazione per debito finora evitata, o il passaggio da un commissariamento “soft” a uno piu’ “hard”, ovvero all’aumento dell’ingerenza da parte dei funzionari europei in tutte le decisioni del Governo in tema di finanza pubblica. Ovvero, alla definitiva perdita di sovranita’ economica per l’Italia. Davvero un bel risultato”, conclude Brunetta. (Italpress).