“E’ emersa l’importanza di una strategia comune di lotta alla Mafia, di una condivisione dell’informazione, che e’ il necessario strumento per garantire un sistema efficace di prevenzione e di contrasto del sistema mafioso. Tutto questo deve avvenire in un contesto di strettissima cooperazione internazionale, e’ questo l’approccio vincente per un paese che affronta minacce di vario genere”. Lo ha detto il Capo della Polizia italiana, Lamberto Giannini, nel corso dell’intervento all’Aula Bunker del Carcere Ucciardone di Palermo che ha chiuso la sessione inaugurale della seconda Conferenza Operativa nell’ambito della Rete Operativa Antimafia @ON sul tema “Il contrasto alle organizzazioni criminali di alto livello e mafia-style” – Sfide per le forze di polizia e le autorita’ giudiziarie.
“La vostra partecipazione a questo convegno conferma l’importanza sull’impegno comune nel contrasto alla Mafia. Solo una reazione globale puo’ essere efficace contro un sistema che e’ transnazionale. Il tema delle sicurezza ha il ruolo piu’ importante ed e’ necessaria una condivisione attraverso i canali internazionali – ha aggiunto Giannini -. La rete ONNET ha consentito di rafforzare la cooperazione tra le forze di polizia attraverso l’invio di investigatori specializzati e il potenziamento dello scambio di informazioni. Ha permesso di sostenere le iniziative esistenti per migliorare l’approccio amministrativo contro la lotta al fenomeno di tipo mafioso, individuando e confiscando eventuali beni acquisiti da organizzazioni criminali”. E un’ulteriore attenzione va posta in questo anno e mezzo caratterizzato dalla pandemia di Covid-19:
“Stiamo vivendo – ha sottolineato – un momento difficile per via della pandemia, le organizzazioni mafiose nel loro incessante adattamento alla mutevolezza dei contesti hanno modificato i loro sistemi. Si e’ sostituito l’uso della violenza con azioni corruttive e intimidatorie all’interno dei sistemi affaristici. La disponibilita’ di denaro illecito permette ai sodalizi di uscire sul mercato, deviando i processi sociali pubblici e le regole della libera concorrenza. E questi sono aspetti accentuati nella fase della crisi pandemica”.
“La criminalita’ organizzata mafiosa – ha spiegato – ha dimostrato di concentrarsi su due obiettivi. Mantenere la presa sul territorio con l’assoggettamento attivita’ economiche e infiltrarsi nel tessuto economico finanziario con usura ed estorsioni. In questa fase, sfruttando le difficolta’ di imprenditori e commercianti a causa della crisi economico-pandemica, la Mafia si e’ inserita con l’usura”.
“L’obiettivo e’ la protezione dell’economia legale dall’ingerenza delle organizzazioni criminali. I fondi UE possono rappresentare un’opportunita’ per realizzare i profitti illegali o investire capitali sporchi. Occorre intercettare anticipatamente i tentativi di infiltrazione ed elevare sempre piu’ la soglia della prevenzione – ha concluso Giannini -. Il nostro e’ un meccanismo collaudato che si giova di espertissimi know-how consolidati nel tempo”.