Il Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ha deciso: 3 milioni di persone, i cosiddetti immuno-compromessi, faranno la terza dose di vaccino. La scelta di un “ulteriore richiamo”, sarà messa a punto nei prossimi giorni, il tempo di preparare la macchina organizzativa. Si tratta, infatti, di pazienti che hanno a carico altre patologie e che vanno seguiti con attenzione.
Terza dose a 3 milioni di persone
A spiegare tempi e modi è lo stesso Francesco Paolo Figliuolo, a margine della sua visita istituzionale presso l’hub vaccinale ospitato dal centro distribuzione Amazon FCO1 di Passo Corese, in provincia di Rieti.
“Le prime somministrazioni della terza dose”, fa presente Figliuolo, “che è bene ricordare sarà un richiamo, ovvero una cosiddetta `dose booster´, riguarderanno inizialmente una platea di circa 3 milioni di persone, i cosiddetti immuno-compromessi’, e cioè quelle persone che hanno bisogno di un aiuto per la risposta del loro sistema immunitario. Per loro già a luglio Il Comitato Tecnico-Scientifico si era espresso circa l’eventualità di effettuare una ulteriore dose di richiamo, e siamo ora in attesa che si esprima il comitato tecnico scientifico dell’Aifa”.
Sinergia con le Regioni
“Per questo lavoro stiamo ulteriormente affinando la macchina organizzativa e i sistemi informatici”, evidenza il Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid, “per poi colloquiare con le Regioni e le Province, con cui si sta lavorando in piena sinergia”. Il percorso della terza dose comporterà anche un approfondimento scientifico. “Successivamente alle indicazioni delle Regioni”, evidenzia Figliuolo, “si proseguirà, sempre in base alle indicazioni della scienza, ovvero del Comitato Tecnico-Scientifico, con le persone più anziane, le Rsa, il personale sanitario, e poi si vedrà. Noi siamo pronti, le dosi ci sono, e quindi andiamo avanti”.