Alice Scalas Bianco con “Ritratto di Parigi” vince il premio Campiello Giovani 2021. È una studentessa di 18 anni di Vigevano, con tanti sogni nel cassetto; una ragazza bella, solare, capace di trasmettere emozioni attraverso l ‘uso sapiente della sua penna, selezionata tra i papabili 25 del prestigioso Premio Campiello Giovani.
Il suo sorriso e lo sguardo rivolto al cielo la dicono lunga sulla sua freschezza ed ingenuità che esplode immediata nella risposta alla domanda che le abbiamo rivolto: “Ha vinto un premio importante; un esempio positivo per tanti altri ragazzi. Cosa ritiene oggi importante per un giovane?”
Alice ci pensa. Poi ci racconta che le cose che ritiene più importanti sono la solidarietà da parte dei genitori e degli insegnanti che devono condividere ed aiutare il percorso dei ragazzi, non giudicarli in veste di critici severi e autoritari. Sembra scontato, ma non lo è, riflettiamo; non lo è a tal punto che dopo aver vinto un premio così prestigioso è la prima cosa che si sente di chiedere, per sé e per gli altri giovani. Neanche un caso che Alice nei suoi scritti ci parli di umanità, di incontro, di condivisione, di perdono; di sé stessi e degli altri.
Ci narra di un uomo d’affari che vive nel sedicesimo distretto di Parigi, in un bell’appartamento, con una bellissima moglie, un figlio, conducendo una vita molto agiata. Nella sua vita apparentemente perfetta e priva di particolari eventi incontra all’improvviso una ragazza, che poi scoprirà essere sua figlia, frutto di una breve ma intensa storia d’amore da cui, anni prima, era scappato, rifuggendo le sue responsabilità. Ed eccolo costretto a riflettere e fare i conti con le proprie scelte e la sua natura umana.
Il conflitto interiore del protagonista e la forza delle emozioni che lo travolgono si snodano sul meraviglioso sfondo di Parigi che Alice ha tanto caro, rappresentando una parte del suo passato e del suo presente. Pare infatti che nonno e attuale fidanzato siano parigini. Il racconto che ha scritto tratta temi importanti: la responsabilità, la genitorialità, lo sbaglio, il rimpianto, la scelta, la natura umana. Alice ora sta lavorando al primo romanzo breve. “Quando il sacro fuoco della scrittura arde così tanto, la penna non può mai rimanere ferma“. A noi più adulti il compito di leggere e di riflettere e accogliendo la richiesta di Alice di aiutare i nostri giovani a creare il loro e il nostro futuro anche attraverso la cultura, il pensiero e l’ambizione di una sana competitività senza perdere di vista il colore del grano.
