Un record di liquidità che gli italiani e le imprese tengono in banca. Una cifra record che ad agosto ha toccato quota 2 mila miliardi di euro. È la somma resa nota da una indagine del Centro studi di Unimpresa sulle riserve delle famiglie e delle aziende italiane. Naturalmente non c’è da generalizzare perché nel Paese ci sono pur 12 milioni di poveri; così come milioni di famiglie sono impelagate in mutui e bollette. Tuttavia per una parte anche consistente di cittadini le banche detengono un loro tesoro.
Il Covid non spaventa i risparmiatori
Lo studio evidenzia come in epoca di pandemia in 12 mesi c’è chi è riuscito a “congelare” negli istituti di credito oltre 113 miliardi di euro. Frutto di maxi risparmi di consumi delle famiglie e mancati investimenti delle imprese. Spacchettando le cifre Unimpresa rivela che sono quasi 60 i miliardi accumulati dalle famiglie più agiate; mentre tocca la cifra di 53 miliardi la somma che le imprese non hanno investito e sono rimaste in cassa. L’indagine entra nel dettaglio complessivo del denaro custodito nelle banche. Nell’ultimo anno, calcola Unimpresa, in piena emergenza Covid, le riserve liquide degli italiani sono aumentate di quasi 100 miliardi, dai 1.898 miliardi di maggio 2020 ai 1.996 miliardi di maggio 2021. È cresciuta la liquidità sui conti correnti, con il saldo totale arrivato a 1.384 miliardi, in aumento di oltre 147 miliardi (+12%) in 12 mesi.
Stesso discorso per le imprese che nel 2020 e in parte nel 2021 hanno rinunciato a investire lasciando in cassaforte un più 16% di risparmi per una cifra di 53 miliardi.
Risparmio e timori
La corsa al risparmio però per gli analisti finanziari ha un senso. Si tratta di un segnale preciso, la pandemia ha rimesso in gioco tutto, in particolare sono prevalsi i timori di essere all’interno di una emergenza inedita quanto rischiosa. Così in caso di necessità se servivano soldi liquidi, si poteva attingere a risorse disponili. Questa preoccupazione ha prevalso contro le ipotesi di investimento.
Far ripartire i consumi
L’estate con i dati dei contagi in caduta, l’avanzare delle vaccinazioni e l’idea che la pandemia sta per essere battuta, ha innescato un ritorno ad un certo sentimento di ottimismo. Le famiglie tornano ad aver fiducia e questo ingrediente sta ridando fiato anche a consumi e investimenti.
Unimpresa, occasione Pnrr
“E’ necessario continuare a investire, guardare con intelligenza alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie”, sottolinea il presidente onorario di Unimpresa, Paolo Longobardi, “che non devono rappresentare una mera occasione di riduzione dei costi aziendali. I fondi europei del Recovery fund”, conclude Longobardi, “non vanno sprecati e il Governo dovrà vigilare affinché non ci siano sprechi e perché il malaffare stia lontano da questa partita”.