mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Attualità

Violenza contro medici e giornalisti sia un’aggravante

Il delirio di ignoranza e intolleranza di no vax violenti non solo a parole si scarica su due categorie professionali: medici e giornalisti. Entrambe svolgono una funzione prevista dalla Costituzione. I medici sono i principali attori dell’attuazione del diritto “fondamentale” alla salute (art.32) e i giornalisti hanno il diritto-dovere di informare i cittadini senza subire costrizione alcuna (art.21).

I violenti che impediscono a medici e giornalisti di svolgere il loro lavoro non danneggiano solo le persone fisiche vittime delle loro aggressioni ma anche i cittadini che hanno bisogno di cure e di essere informati. In pratica questi criminali colpiscono diritti costituzionali rilevanti.

Per questo motivo le minacce e le aggressioni di qualsiasi genere nei confronti medici e giornalisti dovrebbero essere trattate diversamente dal nostro codice penale. Occorrerebbe prevedere una fattispecie di reato specifica; se non si vuole arrivare a tanto, almeno si dovrebbe introdurre un’aggravante che renderebbe le pene più severe.

Un discorso analogo dovrebbe valere anche per il personale docente, oltre che per le forze di polizia.

È ora di introdurre la tolleranza zero verso questa gentaglia.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Napolitano: il Presidente Mattarella apre la camera ardente al Senato. Arriva anche il Papa

Antonio Gesualdi

Entro il 2080 la popolazione mondiale sarà di 10,3 miliardi di persone

Francesco Gentile

Mattarella: “Le guerre minacciano la libertà e la sicurezza in Europa”

Stefano Ghionni

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.