Il delirio di ignoranza e intolleranza di no vax violenti non solo a parole si scarica su due categorie professionali: medici e giornalisti. Entrambe svolgono una funzione prevista dalla Costituzione. I medici sono i principali attori dell’attuazione del diritto “fondamentale” alla salute (art.32) e i giornalisti hanno il diritto-dovere di informare i cittadini senza subire costrizione alcuna (art.21).
I violenti che impediscono a medici e giornalisti di svolgere il loro lavoro non danneggiano solo le persone fisiche vittime delle loro aggressioni ma anche i cittadini che hanno bisogno di cure e di essere informati. In pratica questi criminali colpiscono diritti costituzionali rilevanti.
Per questo motivo le minacce e le aggressioni di qualsiasi genere nei confronti medici e giornalisti dovrebbero essere trattate diversamente dal nostro codice penale. Occorrerebbe prevedere una fattispecie di reato specifica; se non si vuole arrivare a tanto, almeno si dovrebbe introdurre un’aggravante che renderebbe le pene più severe.
Un discorso analogo dovrebbe valere anche per il personale docente, oltre che per le forze di polizia.
È ora di introdurre la tolleranza zero verso questa gentaglia.