“Caro presidente Draghi, cara sottosegretaria Vezzali vi scongiuro: occorre far arrivare quelle risorse per le spese dei tamponi e occorrerebbe dilazionare le rateizzazioni fiscali. Il nostro è il calcio sociale, il calcio dei ragazzi, se avvenisse un crac a perdere sarebbe il Paese Italia perché diventerebbe più povero socialmente, perderebbe posti di lavoro”. È l’accorato appello di Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, che all’Agenzia Italpress rinnova tutta la sua preoccupazione per l’attuale situazione. “Oggi, andrò da Cesare Fogliazza, storico proprietario della Pergolettese, assisterò alla partita Pergolettese-Juventus 23 allo stadio Voltini – rivela – Cesare ha vissuto mesi drammatici, ha perso amici, collaboratori eccezionali del club, parenti. Cesare è uno di quegli eroi che hanno messo le mani in tasca e tirato fuori denari mentre gli stadi erano chiusi, le spese aumentavano e i ricavi diminuivano. Arriverò a pranzo e sono certo che mi farà notare che a metà settembre ci saranno, tutte insieme, le scadenze fiscali a cui dover ottemperare e, contemporaneamente, non sono arrivati i 10-16 milioni di euro previsti nell’ultimo decreto per compensare le enormi spese sanitarie di prevenzione, tamponi e altro”. Ghirelli si rivolge così al Governo, perchè “si pensava che quello che ci era stato assicurato si sarebbe concretizzato e cioè che i tempi per il decreto attuativo sarebbero stati brevissimi e che sarebbero stati erogati i fondi spettanti con celerità. Così non è stato e questo, oggi, determina preoccupazione. Si è chiesto un segnale per la riforma. La serie C ha detto presente, nella prossima assemblea porterò la proposta di non far più ripescaggi e riammissioni. Vi sembra poca cosa? Oggi dirò a Cesare, un uomo vero, di credere ancora una volta ed essendo i presidenti uomini avvezzi a soffrire resisteranno – chiosa il numero uno della Lega Pro – Ma gli uomini saggi non vanno fatti arrabbiare, perché reagiscono con tenace razionalità”.