sabato, 16 Novembre, 2024
Lavoro

Garanzia di occupabilità. Il lavoro fa “GOL” per 3 milioni, 75% donne

Tre milioni di lavoratori di cui il 75% saranno donne. È il progetto che vedrà la luce a settembre che porterà ad individuare un percorso per ciascun lavoratore in modo da poter intraprendere una prima occupazione oppure a puntare ad un reinserimento lavorativo. La dotazione economica sarà notevole un finanziamento complessivo di 4,9 miliardi tra Piano nazionale di Ripresa e React-Ue. La misura ha il titolo di Gol che sta per: “Garanzia di occupabilità dei lavoratori”, sarà una novità che formalmente era stata annunciata ai sindacati nell’ambito delle idee da mettere in campo per le politiche attive nei contenuti, invece, il ministro del lavoro Andrea Orlando si era riservato un approfondimento che per settembre sarà in dirittura d’arrivo.

IL MAXI PIANO

Indicato come maxi piano del Governo, – su cui anche l’ex esecutivo Conte aveva posto le basi – il progetto Gol dovrebbe segnare il rilancio delle tanto auspicate iniziative attive per formazione e lavoro. La platea dei soggetti interessati sarà ampia così come l’arco di impegno temporale che si estenderà fino al 2025. Gli obiettivi sono dedicati al come creare e formare lavoratori che potranno accedere a occupazioni stabili con un orientamento verso l’innovazione. Secondo le stime per ora ufficiose – in attesa dell’incontro che il Governo terrà a settembre con le parti sociali – saranno tre milioni i “beneficiari” e di questi almeno, il 75% devono essere donne.

PERCORSI E TUTELE
Nella “Garanzia di occupabilità dei lavoratori”, saranno incluse diverse categorie, tra queste i disoccupati di lunga durata, persone con disabilità. Ma anche lo spettro di età punterà a dare un posto ai giovani sotto i 30 anni e a quanti sopra i 55 anni hanno perso il lavoro.
OBIETTIVO FORMAZIONE
C’è poi il capitolo formazione, su cui insistono le Associazioni dei datori di lavoro che cercano personale formato da inserire in attività che oggi risultano innovative. Stando alle indiscrezioni del Piano Gol in 800mila dovranno essere coinvolti in attività di formazione, di cui 300mila per il rafforzamento delle competenze digitali.
PERCORSI PERSONALIZZATI

L’obiettivo è creare una sintonia tra le attitudini e le vocazioni dei lavoratori con le mansioni che dovranno svolgere, così oltre al piano formativo ci saranno percorsi personalizzati. Ad esempio il 20% dei percettori del Reddito di cittadinanza non ha la licenza media, in questo caso sarà necessario una formazione scolastica di base, così come per chi dovrà affrontare un cambio di lavoro, allora avrà un percorso di riqualificazione specializzato. Il Governo dovrà stabilire una sinergia con le Regioni perché poi dovranno essere loro le coprotagoniste di queste politiche innovative del lavoro e della formazione.

PATTO CON LE REGIONI

Nei prossimi giorni sono previste delle riunioni operative tra Ministero del lavoro e assessori regionali con una prima verifica degli obiettivi, incontro che si terrà agli inizi di settembre.

PIÙ OPPORTUNITÀ 

Tra un mese si saprà come l’attuale bozza sarà arricchita di progetti che coinvolgeranno anche i lavoratori in Cassa integrazione e chi dovrà essere ricollocato. Poi ci saranno i lavoratori fragili o vulnerabili come disabili, donne in condizioni di svantaggio, over55; i disoccupati senza sostegno al reddito, i cosiddetti “working poor” che sono in particolari condizioni di svantaggio.

RICOLLOCAZIONE COLLETTIVA 
Accanto a questi percorsi, ne nascerà un altro denominato “di ricollocazione collettiva”, che riguarderà gruppi di lavoratori che sono in situazioni di crisi aziendali. Si tratta di lavoratori ancora formalmente occupati, ma potenzialmente in difficoltà o a rischio di perdere il posto.
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