domenica, 22 Dicembre, 2024
Società

Giustizia amministrativa, Papa vicepresidente del “Csm”

Il professore Michele Papa, ordinario di diritto penale nell’Università di Firenze, è il nuovo vicepresidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa. Il plenum dell’organo di governo autonomo della magistratura amministrativa lo ha appena nominato all’unanimità.

MIchele Papa

Il professore Papa a Firenze è stato anche preside della Facoltà di Giurisprudenza e Prorettore Vicario. Succede nella vicepresidenza al «laico» Maurizio Leo. Il vicepresidente Papa è stato anche docente presso la Stanford University in Florence e visiting professor nella Columbia Law School di New York. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche di carattere penalistico, ed esperto di diritto penale anglo-americano, si è negli ultimi anni dedicato allo studio dei rapporti tra diritto e visualità.

Nel luglio 2018 è stato nominato, dal Senato della Repubblica, quale componente laico del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa.

Il Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa delibera in tutte le materie attinenti allo stato giuridico dei magistrati amministrativi e sul conferimento degli incarichi, nonché in materia di organizzazione: approva il bilancio e il conto consuntivi; formula proposte per l’adeguamento delle strutture e dei servizi; delibera in materia di piante organiche del personale di magistratura e formula direttive ai presidenti degli uffici giudiziari per l’organizzazione dell’attività giurisdizionale, con determinazione dei criteri e delle modalità per la fissazione dei carichi di lavoro dei magistrati.

È composto dal presidente del Consiglio di Stato, che lo presiede; da quattro magistrati in servizio presso il Consiglio di Stato; da sei magistrati in servizio presso i tribunali amministrativi regionali; da quattro componenti laici, eletti dalla Camera di deputati e dal Senato, scelti tra i professori ordinari di università in materie giuridiche o tra gli avvocati con venti anni di esercizio professionale; da quattro magistrati, con funzioni di supplenti.

Alle sedute nelle quali possono essere adottate misure finalizzate ad assicurare la migliore funzionalità del processo amministrativo telematico partecipano, con diritto di voto in relazione all’adozione di tali misure, il Presidente aggiunto del Consiglio di Stato ed il Presidente di tribunale amministrativo regionale con la maggiore anzianità di ruolo.

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